Calcio Dilettanti – Le società: “Protocolli, così non si riparte”. E il Curtatone minaccia di ritirarsi

Il delegato Figc Saccani

MANTOVA Sono stati pubblicati mercoledì pomeriggio i protocolli sanitari riguardanti le competizioni dilettantistiche e l’attività giovanile: apertura al pubblico, dunque, ma poco è cambiato rispetto alle norme precedenti. C’è preoccupazione tra le società, che ritengono assolutamente insufficienti queste misure in vista della ripartenza dell’attività: la più agguerrita sembra essere la Nac Curtatone. «Ho letto tutto il nuovo protocollo dilettanti e questa è la mia analisi: è stato ucciso il calcio dilettantistico – afferma il presidente dei rossoblù  Paolo Ferretti -. Sarà opportuno che la Federazione organizzi velocemente una video conferenza tra tutte le società mantovane. Se i protocolli non saranno ammorbiditi, saremo costretti a ritirare le nostre squadre».
«I protocolli sono gli stessi, salvo un’apertura al pubblico, già prevista peraltro – dice il dirigente della Casteldariese  Rudy Tavernelli -. A queste condizioni vedo difficile programmare una ripartenza delle cose. Ci incontreremo con altre società per vedere il da farsi, a mio avviso il Crl doveva intervenire prima: per i presidenti i rischi restano alti ed è un controsenso. Ci siamo iscritti, abbiamo comprato il materiale, lavoriamo diverse ore al giorno per far partire la stagione, ma il rischio è quello di un ulteriore slittamento dell’attività. E con alcuni gironi a 18 squadre in certe categorie, la vedo dura». Critiche anche da Suzzara, Asola e Marmirolo che hanno dichiarato la loro perplessità su vari aspetti. «Se uno viene trovato positivo cosa succede agli altri? – chiede il patron asolano  Massimo Tozzo -. Vanno in isolamento, stanno a casa dal lavoro? E il medico di riferimento? Chi si assume le responsabilità, specialmente riguardo i minorenni?». «Temo – conclude – che si tenda a scaricare tutto sui presidenti. E il DAP? Chi si prenderebbe la responsabilità di farlo?».
«E’ vero, alcune società si sono lamentate – dice il delegato provinciale di Mantova  Giuseppe Saccani -, in effetti il protocollo è cambiato di pochissimo. Porterò i loro rilievi all’assemblea in programma a Milano al Crl il 24 agosto. Mi auguro un ulteriore allentamento delle norme, per accontentare le richieste specialmente delle società delle categorie minori. Un incontro in videoconferenza? Magari dopo il 24, quando avremo ben chiara la situazione».