Calcio – Mantova, ecco Radaelli. In arrivo anche il baby Fedel

Mantova Fine settimana di lavoro intenso in casa Mantova. Il giorno del raduno, fissato per il 18 luglio, si avvicina sempre di più e la società biancorossa è impegnata a chiudere le trattative con i giocatori che andranno a comporre la rosa di mister Davide Possanzini. Ieri è arrivata l’ufficialità dell’acquisto del giovane ex Pro Sesto Nicolò Radaelli. Un centrocampista promettente, classe 2003, che ha già maturato esperienze in Lega Pro. L’anno scorso il primo approccio nel calcio dei grandi con 15 presenze alla Pro Sesto. Ha giocato anche in Serie D con la maglia del Villa Valle. Per lui garantisce il dt biancorosso Christian Botturi, che ha seguito la crescita del giocatore direttamente con i suoi occhi, nella passata stagione, proprio alla Pro Sesto. E il Mantova ci crede davvero tanto, visto che gli ha proposto un contratto triennale. Da un giovane a un altro. Si tratta di Giacomo Fedel, Classe 2002, è un centrocampista, cresciuto nelle giovanili dell’Udinese, ma ha sempre giocato al Sud. Nell’ultima stagione ha indossato la maglia del Nardò collezionando 34 presenze con 2 gol segnati. Brevilineo e scattante, è entrato nel mirino di diversi club tra cui Foggia e Cerignola. Il Mantova sembra essere in vantaggio, forse anche per una questione di vicinanza a casa, visto che è di origini friulane. Botturi conta di chiudere nelle prossime ore. Così come arriverà sicuramente il difensore Alex Redolfi. Giocatore esperto, sarà lui la prima vera pedina difensiva del nuovo Mantova. Il giocatore si è svincolato dal Gubbio e ora è pronto per questa nuova avventura in biancorosso. Il mercato del Mantova resta molto attivo. Gli arrivi di Muroni, Festa, Sonzogni e De Benedetti sono ormai imminenti. Nel mirino restano anche Vallocchia, Sini, Tronchin e Tiritiello. Ancora tanto lavoro da fare in ogni reparto. In attacco si prospettano gli arrivi di due o tre giocatori d’esperienza per dare ancor più sostanza. La squadra sta prendendo forma e da lunedì partiranno anche le prime visite mediche.
Tommaso Bellini