Calcio – Mantova, la Serie C non è un’utopia. Raffa: “Ci faremo trovare pronti”

Raffa, Piccoli e Garzon
Raffa, Piccoli e Garzon

MANTOVA Il tanto atteso Consiglio Federale in programma ieri a Roma non ha riservato sorprese. Nel senso che, com’era prevedibile, sono state sostanzialmente confermate le normative su riammissioni e ripescaggi ai campionati di Serie A, B e C. Buon per il Mantova, che può alimentare il sogno di tenersi aggrappato alla Serie C tramite riammissione (più facile) o ripescaggio. Sarebbe la prima volta nell’ultracentenaria storia dell’Acm. «Nel caso – assicura il direttore operativo biancorosso Alessandro Raffa – il Mantova si farà trovare pronto. Sia a livello strutturale che economico. Poi è chiaro che non dipende da noi. E che da qui al 20 giugno, termine ultimo per le iscrizioni, tutto può succedere».
Dunque, vediamo quali sono i criteri per riempire gli eventuali posti vacanti in Serie C. Per quanto riguarda la riammissione (che scatta quando una società non presenta domanda d’iscrizione), si prendono in esame i punti conquistati in campionato dalle 9 squadre retrocesse, senza distinzione di girone. Qui comanda il Mantova (45) seguito da Sangiuliano (42), Piacenza (38), San Donato Tavarnelle (37), Gelbison (36) eccetera. Dunque, qualora una società non presentasse la domanda d’iscrizione, la Lega Pro riammetterebbe automaticamente i biancorossi a costo zero, ovvero senza alcun contributo economico da versare da parte dell’Acm.
Per quanto riguarda il ripescaggio (che scatta quando una società si iscrive ma viene bocciata), c’era un dubbio sull’ordine dei gruppi da cui la Lega Pro avrebbe attinto. Ebbene, la prima società interpellata sarebbe una U23 di Serie A; in secondo luogo, una squadra che ha partecipato ai play off di Serie D; in terza istanza, una squadra retrocessa dalla C alla D. L’unica a far parte del primo gruppo (ma manca ancora l’ufficialità) è l’Atalanta, che ha deciso di approntare un’U23 come da anni fa la Juve. Per quanto riguarda il secondo gruppo, c’è una graduatoria già delineata dalla Lnd che vede al primo posto l’Alcione Milano seguito da Nardò, Fano, Pianese, Vado eccetera. E poi c’è il gruppo delle retrocesse, di cui fa parte il Mantova. Qui non sono state rese pubbliche graduatorie. I parametri presi in considerazione sono i seguenti: classifica finale dell’ultimo campionato (valore 50%), tradizione sportiva della società (25%), numero medio degli spettatori allo stadio nelle ultime cinque stagioni (25%). Anche in questo caso il Mantova dovrebbe guardare tutti dall’alto, davanti al Piacenza. In sostanza: per la riammissione il Mantova sarebbe il primo club ad essere chiamato; per il ripescaggio sarebbe il terzo. In quest’ultimo caso, da viale Te dovrebbero versare anche un contributo a fondo perduto di 300mila euro (ma su questo Raffa ha dato rassicurazioni).
Il Mantova monitora le società in crisi: dal Siena al Pordenone, dal Messina alla Turris. Tutte a loro volta impegnate a risolvere i loro guai entro il 20 giugno. Impossibile prevedere cosa accadrà: il tempo non manca, nel bene e nel male.