Calcio Promozione – Castiglione, per l’Eccellenza sarà rivoluzione

Castiglione Non è la prima volta, in Lombardia, che una squadra di classifica non esaltante vince la Coppa Italia di Promozione. Anni fa è successo al Darfo Boario che, evitati per un soffio i play out, si classificò per la finale di Coppa e, pur perdendola, andò in Eccellenza. C’era un altro regolamento, non l’attuale.
L’attuale dice che la vincente della Coppa Italia di Promozione va ad occupare il primo posto della classifica A per i ripescaggi. In questo momento non possiamo dire con certezza che il Castiglione giocherà la prossima stagione in Eccellenza. Per una somma di ragioni. La prima è che occorre conoscere il numero esatto delle formazioni lombarde che retrocedono dalla serie D; poi si dovrà attendere la fase finale dei play off interregionali dell’Eccellenza e vedere quante formazioni lombarde verranno promosse in serie D attraverso questi spareggi, oltre naturalmente a quelle che hanno vinto il campionato; infine, bisognerà vedere se tutte le formazioni aventi diritto all’Eccellenza si iscriveranno o se qualcuna rinuncerà (è già successo) o se vi saranno delle fusioni. Diciamo, comunque, che al 99% per cento il Casti farà l’Eccellenza.
Questo però non è il momento dei calcoli ma delle celebrazioni. Il presidente  Alberto Garbisi dice che «soddisfazioni come queste, nel calcio, non capitano tanto spesso. Soprattutto al termine di un’annata perlomeno complicata, dove abbiamo cambiato tre allenatori e dove, a metà campionato, abbiamo dovuto fare delle scelte, privilegiando i giovani. Scelte che, alla luce dei risultati, sia in campionato che, soprattutto, in Coppa Italia, si sono rivelate azzeccate. A parte la gara della finale, a mio parere abbiamo “conquistato” la Coppa Italia a Sant’Angelo Lodigiano, dove abbiamo superato un test anche calcistico, ma soprattutto ambientale, che ha messo a dura prova i nostri giovani e giovanissimi scesi in campo. Peraltro, anche l’altra finalista, il Vighignolo, è squadra di tutto rispetto. Fortunatamente per noi, era reduce da una pesantissima sconfitta in campionato che ha sicuramente influito sull’esito della finale. Nel calcio, soprattutto quello dilettantistico, si sa, ci vuole anche un pizzico di buona sorte. Per quanto riguarda il futuro, è presto per parlarne. Voglio prima di tutto godermi questo momento. Posso soltanto dire che tre anni fa avevamo fatto un piano in base al quale avremmo dovuto conquistare l’Eccellenza appunto in un triennio. E’ stato un percorso molto rapido. Per il resto si vedrà».
Anche per l’allenatore  Ermes Ghirardi si è trattato di una soddisfazione non da poco. «Quando sono arrivato – dice il tecnico aloisiano – mi sono reso conto che avrei dovuto fare delle scelte. In campionato stavamo andando benino, ma meglio ci comportavamo in Coppa, e su quella abbiamo, i miei collaboratori e io, deciso di puntare. Con a disposizione una ventina di giocatori, alcuni dei quali giovanissimi, parlo di 2000, 2001 e 2002, abbiamo fatto un autentico lavoro di cesello con il turnover studiato a tavolino. Il mio futuro? Non ho ancora parlato con la società, ma non lo vedo a Castiglione».
La “Voce” già nei giorni scorsi aveva riassunto la situazione della società aloisiana. Le cui quote sarebbero state rilevate dalla Vighenzi, il cui presidente,  Andrea Laudini, si “trasferirebbe” a Castiglione;  Gianluca Manini, l’allenatore della Vighenzi di quest’anno, occuperebbe una posizione di direttore generale delle due società, Vighenzi e Castiglione, mentre per la panchina rossoblù si fanno due nomi: il mantovano  Cobelli, artefice del miracolo San Lazzaro, e il bresciano  Piovanelli, quest’anno fermo, ex giocatore professionista (Atalanta, Pisa, tra le altre) e già allenatore in Promozione ed Eccellenza.  (gi.bo.)