POGGIO RUSCO Prosegue il momento magico della Poggese, reduce dalla vittoria (1-0) contro il Travagliato. Delle nove gare di ritorno, i biancazzurri ne hanno persa solo una (2-1 con la Verolese), conquistando 22 punti frutto di 7 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta. «Con il Travagliato è stata una partita difficile – afferma mister Marco Goldoni – . Abbiamo affrontato una squadra forte e preparata, che ci ha messi in difficoltà. Ma dal canto nostro siamo stati bravi a trovare il gol nel momento di equilibrio, tenendo botta fino alla fine. Non era affatto scontato, soprattutto a causa del nostro campo che non ci facilita nel giocare palla a terra, ma avvantaggia le squadre fisiche. Sono contento della reazione avuta dai ragazzi. Per la cultura che c’è a Poggio, la squadra deve lottare ed essere così». Da quando il tecnico si è seduto sulla panchina della Poggese, le cose sono cambiate in meglio. «È tutto merito dei ragazzi. Ho trovato un gruppo disponibile e questo mi ha aiutato molto. A livello dilettantistico, l’elemento che serve di più ad un allenatore, oltre allo staff, è l’entusiasmo. Assieme a empatia e motivazioni, crea un mix di carica, quella che piace a me. Quando sono arrivato, ho trovato una situazione difficile: i risultati non arrivavano e molti giocatori erano infortunati. Ma di questo ne ero a conoscenza. La mia fortuna è stata quella nel trovare un gruppo e una società che mi han fatto sentire a mio agio fin da subito. Il percorso che abbiamo intrapreso, non è affatto scontato. In Promozione ci sono tante squadre forti e con aspettative importanti, ma per cause di forza maggiore adesso si trovano a dover rivedere i propri piani. Ogni anno è diverso, bisogna trovare equilibrio e alchimia, anche se non è semplice». Grazie alla vittoria di domenica scorsa, e al pari a reti bianche tra Verolese e Governolese, i biancazzurri sono saliti al terzo posto con 44 punti. «La classifica non la guardo, preferisco pensare gara per gara. Non sono il tipo di persona che fa proclami; sto con i piedi per terra. Ritrovarsi in alto è una gratificazione per tutti, però dobbiamo ricordarci da dove siamo venuti. Essere in questa categoria per noi è motivo di orgoglio ed entusiasmo che non va frenato, ma portato avanti. Coesione, fortuna e carattere sono il giusto mix». Domenica è in programma il derby con il Marmirolo: «Hanno cambiato allenatore e mentalità. Non sarà una partita facile. Ritroverò il amico Battistelli con cui ho condiviso anni da allenatore. A livello di formazione, non avrò gli infortunati Pini e Genova, ma sono sicuro che chi scenderà in campo darà il massimo come sempre».