Calcio Serie C – Dal 2024 stop alle multiproprietà. Setti prende tempo: “Farò comunque il bene del Mantova”

MANTOVA Stop alle multiproprietà nel calcio. La notizia, nell’aria da diverso tempo, è diventata ufficiale ieri. Il Consiglio Federale ha infatti approvato all’unanimità il divieto di qualsiasi partecipazione societaria, da parte di un medesimo soggetto, in più di un club professionistico. Per i casi esistenti, attraverso una disciplina transitoria, si è dato tempo per la dismissione entro l’inizio della stagione 2024/2025. Il pensiero corre inevitabilmente a  Maurizio Setti, proprietario del Verona e del Mantova (l’altro caso in Italia riguarda De Laurentiis, proprietario di Napoli e Bari). «Abbiamo stabilito per il futuro il divieto assoluto di qualsiasi multiproprietà – ha dichiarato il presidente della Figc  Gabriele Gravina  in conferenza stampa – e sancito il principio per gli unici due casi ufficiali esistenti, concedendo più di due anni e mezzo di tempo per avviare un percorso di cessione di una delle due società».
Insomma, dalla stagione 2024-25 Setti dovrà scegliere: o si tiene il Verona o si tiene il Mantova. Da noi intercettato al telefono, l’azionista di riferimento dell’Acm si professa tranquillo: «Sono appena tornato da Parigi – racconta – e non ho ancora avuto modo di approfondire la questione. Ad ogni modo, da quel che ho letto, mi sembra ci sia tutto il tempo per trovare una soluzione ragionevole. Ora come ora sarebbe prematuro dire di più. Una cosa però la metto per iscritto: qualsiasi decisione prenderò, sarà comunque salvaguardato il bene del Mantova. Su questo non ci piove».
Sull’argomento si è espresso anche il dg biancorosso  Gianluca Pecchini: «Quello del presidente Gravina – afferma – lo definirei un corretto avviso ai naviganti, affinchè le navi possano giungere in porto in sicurezza. Fuor di metafora, la Federazione ha concesso un lasso tempo sensato per trovare la quadra. Noi siamo tranquilli. Al momento non consideriamo questo argomento una priorità. Certo verrà il giorno in cui dovremo sederci intorno a un tavolo e ragionare sul da farsi. Ma adesso è veramente troppo presto».
A margine del Consiglio Federale di ieri, Gravina ha toccato altri due argomenti di stretta attualità. Il primo è la riforma dei campionati, che prevede una sorta di prossima fusione tra Serie B e C, con conseguente riduzione delle squadre professionistiche: «Siamo a buon punto – ha detto – . A ottobre faremo un ulteriore approfondimento con le componenti federali». Il secondo è l’aumento della capienza negli stadi: «Aspettiamo il provvedimento per il 75%, che è già un buon risultato. Mi aspetto che si arrivi in tempi rapidi al 100%, come già avviene in quasi tutta Europa». Infine, è stata annunciata la creazione del fondo con cui verranno distribuiti alle società di calcio oltre 56 milioni di euro sotto forma di rimborsi per l’applicazione dei protocolli sanitari. Di questi tempi, una manna.