Calcio Serie C – La rosa del Mantova “made in Italy” ai raggi X

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Mantova Il ritiro di Veronello è terminato e già si può abbozzare una prima analisi su quanto si è visto fino a questo momento. E’ innegabile che ad oggi siano molti di più gli aspetti positivi ad emergere che quelli negativi. E già questo è un buon punto di partenza. La società aveva promesso una ricostruzione totale e così è stato. Per commentare l’operato di Possanzini è sicuramente troppo presto, anche se alla fine, come dice scherzando l’ex Brescia, ha già vinto un campionato. Arrivato in D, ora il suo Mantova giocherà la Lega Pro, grazie alla recente ufficializzazione, che ha riscaldato i cuori dei tifosi biancorossi. Battute a parte, bisognerà attendere davvero le gare che contano prima di esprimere giudizi. E non basteranno nemmeno le prime tre partite. Ai tifosi si chiede spesso del tempo e questa volta il popolo biancorosso sembra poter accettare il consiglio. Tanta fiducia in questo nuovo Mantova che sta nascendo. Nei dirigenti, ma anche nei giocatori arrivati dal mercato.
Il dt Botturi nel giro di poco tempo ha fatto un piano di lavoro per soddisfarere la richiesta principale del presidente Piccoli: avere dei giocatori di proprietà con tanti giovani di prospettiva. Ebbene, al 7 di agosto, con il mercato ancora apertissimo, il Mantova conta 22 giocatori, di cui 19 sono di proprietà e tre in prestito; Cavalli (Atalanta), Bragantini (Verona) e Debenedetti (Genoa). L’età media della rosa è di 24,8. In linea con la maggior parte delle altre squadre del Girone A e di pochissimo sotto a quella del Vicenza (25.0), Triestina (25,7) e Padova che ha l’organico con l’età media più alta del girone (26,2). Valore totale della rosa 4,25mln di euro. Questi i dati tracciati da transfermakt, la banca dati del calcio mondiale. Tutte operazioni queste che consentono al Mantova quindi di aumentare il proprio patrimonio.
Altro aspetto da sottolineare, la volontà di puntare su giocatori italiani e del territorio. In rosa due giocatori mantovani (Napoli e Castellani). Una filosofia condivisibile in un contesto di ricerca di giovani talenti, di cui necessita fortemente il calcio italiano e su cui crede molto il dt Botturi il quale aveva adottato la stessa filosofia alla Pro Sesto, che anche quest’anno proseguirà su questa strada. Questo non preclude comunque l’arrivo di giocatori stranieri da qui a fine mercato ovviamente. Con lo stesso budget degli ultimi due anni, 22 giocatori contro i 27 dell’anno scorso (la maggior parte prestiti), ottenendo anche un risparmio importante, che consente alla società di mantenere un gruzzoletto da spendere, o in queste settimane per chiudere il mercato o a gennaio. Il Mantova getta così le basi per iniziare a programmare il proprio futuro, sperando di ottenere successi sul campo e grossi vantaggi in termini economici.