Mantova Sarà per la prossima volta: il Mantova manca il primo match-ball decisivo per il salto in Serie B contro l’Atalanta U23. A vincere comunque, sono i tifosi della Curva Te che, dopo aver incitato senza sosta i loro beniamini, li hanno richiamati per ben tre volte sotto il loro settore per far sentire la concreta vicinanza.
Meglio pensare alla partita di Meda con il Renate: il salto di categoria potrebbe arrivare dunque lunedì 8 aprile e siamo sicuri che anche in Brianza i tifosi biancorossi faranno sentire il loro sostegno.
Un tifo assordante, soprattutto nella ripresa, con il supporto di tutti gli altri settori. La curva Cisa, che questa volta si è colorata di biancorosso, con altri 800 tifosi, ha di fatto seguito a rimorchio la Te, con un effetto “surround” davvero inedito al Martelli. Il delirio al gol di Wieser, che ha illuso i 7500 cuori biancorossi: poi tante occasioni, ma pure qualche apprensione. Tuttavia, il definitivo 2-1 non è arrivato. “Segna per noi, vogliamo vincere”, “…siam sempre qua, qualunque cosa accadrà”, l’assordante “Quando vedo quelle maglie in campo…” con sciarpata marchio di fabbrica della tifoseria virgiliana. “Sento un brivido…” come quello sulla punizione di Burrai a tempo scaduto. “Nel cuore degli ultrà, c’è solo il Mantova” oltre al proverbiale “Perché tifo Mantova”. Il tifo nei cuori dei tifosi virgiliani va oltre le categorie e i risultati: stavolta niente festa, e sarebbe stato bello poter esultare in casa, ma ora la cadetteria, che manca da ben 14 anni, dista solamente due punti. “Dai ch’andema in B”: sono gli stessi ultras a rassicurare i giocatori, dispiaciuti per non essere riusciti a regalare subito quella gioia che tutta Mantova merita. Servirà ancora un po’ di pazienza: testa bassa e tanta voglia di vincere, per loro. Perché i tifosi, “son sempre qua”, nel bene e nel male, fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. E hanno già polverizzato la prevendita per la partita di Meda col Renate. Restano solo biglietti solo per gli altri settori della tribuna.