Calcio Serie C – Mantova, la telenovela del mister ai titoli di coda

MANTOVA Il dado è tratto. Con la conferma di  Ivan Juric al Verona, ufficializzata ieri poco prima della partita col Torino, si scoprono le carte e capiremo finalmente quanto la permanenza del croato sulla panchina dell’Hellas si ripercuota sulla scelta dell’allenatore del Mantova. Certamente la conferma di Juric è un problema in meno per  Maurizio Setti che, in caso di divorzio, avrebbe dovuto rivedere i piani per il prossimo anno in ottica Hellas, andando subito alla ricerca di una nuova guida tecnica. Impicci che avrebbero potuto rallentare anche la macchina organizzativa del Mantova.
Ma dicevamo del mister biancorosso. Per settimane si è detto della volontà del Mantova di puntare su un allenatore simile (per credo calcistico e metodologia di lavoro) a quello che avrebbe guidato il Verona. E per settimane, in caso di conferma di Juric, si è fatto intendere che il profilo più adatto fosse quello di  Francesco Modesto, che di Juric è amico di vecchia data e con egli condivide identiche idee sul fronte calcistico. Modesto è stato effettivamente contattato dal Mantova, ma anche dal Napoli che gli affiderebbe la Primavera. Sotto il Vesuvio danno quasi per scontato il suo approdo in azzurro, ma si tratta di pure indiscrezioni. La conferma di Juric avrà mutato questo scenario? La verità si avvicina a grandi passi.
Per evidenti questioni di affinità personale, Modesto è sempre stato indicato come il favorito in caso di permanenza di Juric. Ma altrettanto chiaramente, si è sempre sostenuto che una eventuale conferma del croato non avrebbe in alcun modo tagliato fuori  Alberto Gilardino. Anzi, possiamo dire che il campione del mondo 2006 sia sempre rimasto in corsa per la panchina biancorossa. E lo è tuttora, forse anche di più. Nelle ultime ore il suo nome è stato accostato alla Giana Erminio (ma solo in caso di riammissione in C dei milanesi). In realtà, l’approdo più credibile per “Gila” (e  Gaetano Caridi, suo vice) è ed è sempre rimasta Mantova. Dove peraltro verrebbe volentieri.
Quanto al “mister X” che si dice rappresenti il terzo incomodo (e che magari la spunterà pure), il cerchio si stringe su  Giuseppe Raffaele, in uscita da Potenza; e soprattutto su  Fabio Pecchia, fresco di divorzio dalla Juve U23 e corteggiato anche da Ternana e Siena. L’attesa, per lui come per tutti gli altri, sembra comunque finita. Ancora poco e sarà tempo di svelare gli altarini.