Calcio Serie C – Mantova, sei “personaggi” in cerca… di rilancio

Andrea Tozzo
Andrea Tozzo

MANTOVA Sei personaggi, anzi giocatori, in cerca non d’autore ma di rilancio. Dal titolo della celebre opera pirandelliana prendiamo spunto per occuparci appunto di sei giocatori del nuovo Mantova che hanno un motivo in più per prendersi la ribalta: la voglia di riemergere dopo un periodo un po’ così. Si tratta di Tozzo, Bianchi, Milillo, Zanandrea, Zappa e Finocchio.
Cominciamo da  Andrea Tozzo (’92), portiere prelevato in prestito dalla Ternana. Ha un “pedigree” da far invidia: giovanili nella Fiorentina, nel Verona e nella Sampdoria, quasi 100 presenze in Serie C, un paio in B, un gettone nell’Italia U19. La sua ascesa viene interrotta da un grave infortunio alla spalla subìto in allenamento il 6 novembre 2018: trauma distorsivo, operazione chirurgica e quasi un anno di stop. È rientrato in pista la scorsa stagione a Terni, ma non come avrebbe voluto (solo 9 presenze da titolare). A Mantova cerca il rilancio definitivo.
Nessun infortunio alle spalle, ma tanta voglia di ritagliarsi un ruolo da protagonista nella sua città. È questa che anima  Davide Bianchi (’96). Il terzino marmirolese torna all’Acm a 10 anni di distanza dall’esperienza nelle giovanili. Ha avuto l’occasione di formarsi nel Chievo per poi stabilirsi per cinque anni a Vicenza ed arrivare fino in B. Eppure anche lui è reduce da una stagione defilata, con appena due presenze in campionato.
 Alessio Milillo (’97), difensore centrale, era partito lanciato dal vivaio del Pescara, non tradendo le attese nell’annata di San Nicolò in D. Ma si è inceppato in Lega Pro: non tanto al Teramo (17 presenze, tutte concentrate nella seconda parte della stagione 2017-18), quanto nelle successive esperienze a Viterbo e Lecco. Il popolo biancorosso si augura di ammirarlo protagonista non solo per l’eccezionale altezza (1 metro e 99).
E veniamo a  Gianmaria Zanandrea (’99), altro difensore centrale che può vantare qualcosa come 26 presenze in azzurro dall’U15 all’U20. La sorte gli si è messa di traverso due volte, sotto forma di altrettante operazioni al ginocchio: la prima, nel 2015, gli è costata 100 giorni di stop; la seconda, nel 2019, quasi due anni. E dire che stava facendo molto bene nella Juve U23. Quel periodaccio ora sembra alle spalle, il campo lo aspetta.
Scuola Juve e avvio di carriera promettente anche per il terzino  Claudio Zappa (’97). Poi il rallentamento: Pontedera, Pordenone, Pistoiese e Novara sul suo cammino, pochi squilli in campo. Fino alla decisione di misurarsi con la Serie A maltese. Ma il calcio italiano è un’altra cosa e il Mantova gli ha offerto il palcoscenico per rimettersi in gioco. Sta a lui sfruttarlo al meglio.
Chiudiamo la carrellata con  Francesco Finocchio (’92), la cui vera annata del rilancio, in realtà, doveva essere quella passata. Il “nostro” si stava effettivamente mettendo in luce, tanto da divenire uno dei giocatori più stimati dai tifosi mantovani. Ma il Covid ha interrotto tutto. Ora ritrova la C, che lo ha visto per tanti anni in prima linea (tra le sue mete Salò, Pisa, Padova, Renate). Ha le qualità, tecniche e umane, per tornare in auge e diventare un valido punto di riferimento nello spogliatoio biancorosso.