Calcio Serie C – Mantova, svanito l’effetto Mandorlini. Ora tocca solo ai giocatori

MANTOVA Il giorno dopo la 15esima sconfitta stagionale, incassata mercoledì per mano dell’Arzignano, il clima in casa Mantova è mogio. Non esattamente la condizione migliore per avvicinarsi al match di domenica a Salò con la capolista Feralpi. Del resto, è comprensibile: nessuno in viale Te si aspettava un arretramento così netto, in classifica e a livello di prestazioni. A maggior ragione dopo l’arrivo di un tecnico esperto e carismatico come Andrea Mandorlini. Una volta di più abbiamo imparato che, per valutare i benefici di un allenatore subentrato, è bene non fermarsi alle prime partite: la scossa iniziale è frequente (accadde anche lo scorso anno con Galderisi), ma è dalle terza-quarta gara, quando “svanisce” l’effetto-cambio, che il quadro si fa più chiaro. Ecco quindi che, come abbiamo sottolineato in sede di analisi del match con l’Arzignano, è sui giocatori che bisogna puntare la lente d’ingrandimento. Alcuni elementi possono vantare centinaia di partite tra Serie B e C, in piazze ancora più calde e impegnative di Mantova. Qualche nome? Padella, Fazzi, Gerbaudo, Procaccio, Mensah, Bocalon. Anche Guccione, se non altro perchè è il capitano. È da loro che ci si attende un segnale di riscatto che contagi il resto del gruppo, a partire dai più giovani. A questo dovrebbero portare anche le dure parole di Filippo Piccoli a fine gara («chi non ci crede si faccia da parte, sono disposto a schierare la Primavera»): il presidente nei giorni scorsi ha provato a scuotere il gruppo con le buone maniere (appello alla compattezza e cena con la squadra) senza ottenere nulla; è naturale che ora ci provi con la tattica opposta, frutto oltretutto di una delusione personale autentica e forte. Curiosità: lo sfogo di Piccoli ha ottenuto anche l’appoggio del sindaco Mattia Palazzi, che ha postato il like sulla pagina Instagram del Mantova. Sarebbe auspicabile che anche l’altro socio di maggioranza Maurizio Setti facesse sentire la propria voce in un confronto schietto con la squadra. Non è detto sia la soluzione per uscire dal tunnel, ma in qualche modo bisogna agire.
Per raggiungere la salvezza restano 6 partite: Salò, Albinoleffe e Pro Vercelli in trasferta; Juve NG, Renate e Padova in casa. Quelle determinanti saranno contro Albinoleffe e Pro Vercelli, ma è evidente che non basteranno. Serviranno altri exploit.