Calcio serie C – Monachello: “Grazie Mantova, facciamo sia un arrivederci”

esultanza monachello 0-1 (10)

Mantova L’arrivo di Gaetano Monachello a gennaio era stato accolto con molto scetticismo da parte dei sostenitori biancorossi. L’infortunio, il lungo stop, il Modena che lo mette fuori rosa: è arrivato a Mantova tra tante incognite, ma ha compiuto un grande exploit in maglia biancorossa. «Chi l’avrebbe mai detto?».
Gaetano, il peggio è davvero passato. Possiamo dirlo?
«Decisamente sì e sono felicissimo. Abbiamo chiuso la stagione con questa salvezza che meritava tutto il gruppo».
Sei stato sicuramente tra i principali artefici di questa salvezza. Te lo aspettavi?
«Sinceramente no. Speravo di poter dare il mio contributo e di fare solo qualche gol. Mi hanno dato tutti una grande mano. Venivo da un lunghissimo calvario. La mia unica paura era che potesse arrivare un altro stop. Invece sono stato benissimo e devo ringraziare i miei compagni».
A Piacenza il ritorno in campo e l’esordio (sfortunato) col Mantova. Cosa ti è passato per la mente in quel momento?
«Mi sentivo un bambino. Non giocavo dal 2 maggio dell’anno scorso. Mi mancavano tante cose: le distanze in campo, la tensione della gara. Ero appena arrivato da due giorni, mi sentivo un pesce fuor d’acqua».
Altra fotografia. La partita con la Giana Erminio: doppietta…
«Devo ringraziare i compagni perchè mi hanno messo nelle condizioni di andare a segno. Quella doppietta ha fatto scattare la scintilla».
Scintilla che è diventata fuoco. La rovesciata con la FeralpiSalò rimarrà a lungo nella memoria dei tifosi del Mantova…
«Lo ammetto, ogni tanto me la riguardo ancora. Anche da bambino quei colpi li ho sempre provati. E’ stata una giocata d’istinto. Non ci ho neanche pensato, l’ho fatto e basta».
I tuoi gol hanno portato serenità, ma i momenti difficili non sono mancati…
«Avevo già vissuto un periodo simile ad Ascoli. Siamo stati bravi a stare uniti. Era normale che la squadra potesse avere un calo di rendimento».
Com’è stato preso l’esonero di Galderisi?
«Come una nostra sconfitta. Ci siamo fatti un esame di coscienza».
E l’anno prossimo cosa succederà?
«Io voglio rimanere e spero che la società mi chiami. E’ giusto che ora si prenda del tempo per riflettere su cosa fare il prossimo anno. Quando sarà il momento, ci rivedremo e decideremo».
Sembra che il Mantova voglia alzare l’asticella e lottare per obiettivi più ambiziosi…
«Sì, dopo una stagione così sofferta, sarebbe davvero bello per tutto l’ambiente e anche per tutti i giocatori lottare per qualcosa d’importante».
Tommaso Bellini