Calcio Serie D – Brando rifiuta la Reggiana e sceglie il Mantova

Lucio Brando
Lucio Brando

Mantova Potremmo sintetizzarla così: Mantova 1, Reggiana 0. Non è il risultato di un’inutile amichevole post-campionato, ma un gustoso e (si spera) benaugurante, per i colori biancorossi, antipasto della prossima stagione. Il derby in questione vedeva Mantova e Reggiana a caccia del medesimo obiettivo:  Lucio Brando, ex allenatore del Fiorenzuola. Non un nome altisonante, certo. Ma evidentemente un tecnico capace, altrimenti non si spiegherebbe l’interesse nei suoi confronti avanzato da due fra i club più prestigiosi di Serie D.
Dunque cos’è accaduto? Che Brando, trovatosi tra due fuochi, ha rotto gli indugi dichiarando al sito  tuttoreggiana.com che non siederà sulla panchina granata. Ora, è vero che due più due nel calcio non sempre fa quattro. Ma la situazione, a questo punto, sembra chiara: sarà lui il nuovo allenatore del Mantova per la stagione 2019-20. Quello che dovrà riportare i biancorossi nei professionisti – a meno che non si riaprano le porte del ripescaggio, ma su questo argomento non giungono segnali chiari da viale Te. Insomma, nonostante un’offerta economica sensibilmente più alta formulata dal navigato ds reggiano  Doriano Tosi, che aveva fortemente puntato su di lui, Brando ha scelto il Mantova. Forse perchè più convinto del progetto, o forse semplicemente per riconoscenza, visto che dall’Acm s’erano fatti avanti ben prima della Regia.
Sarà lui stesso a spiegarlo quando verrà annunciato dal club di viale Te. Per il momento regna il silenzio, in attesa che l’assemblea dei soci di domani faccia chiarezza su programmi, budget e strategie per la prossima stagione. Brando, in ogni caso, è il nome scelto dal Mantova. E il Mantova, ormai è evidente, è la prima scelta di Brando.
Classe 1971, piemontese di Biella, il futuro allenatore biancorosso è reduce dalla brillante esperienza al Fiorenzuola: quinto posto in campionato e onorevole sconfitta nella semifinale play off con la corazzata Modena. È un emergente, che ha vinto in categorie inferiori alla D e si appresta ad affrontare la sfida più difficile (e stimolante) della carriera. Più che le sue capacità, evidentemente già riconosciute e apprezzate, va verificata la sua tenuta in una grande piazza che mira a tornare nel calcio che conta. A Mantova non nutrono dubbi: Brando ha tutto per superare la prova.
Nel caso (improbabile) che l’accordo col biellese non si concretizzi, il Mantova continua a valutare altri profili. Primo fra tutti  Luigi Panarelli, che nella stagione appena conclusa ha guidato il Taranto; o  Francesco Baldini, ex Juve Primavera. Così, giusto per non farsi cogliere impreparati.