Calcio Serie D – Mantova, giocatori in famiglia tra preoccupazioni e dolci attese

Simone Aldrovandi
Simone Aldrovandi

MANTOVA Liberi tutti. Ma in questo caso non è sinonimo di vacanza, evasione, svago. Il Covid-19 non allenta la presa, la vita degli italiani è rivoluzionata, sospesa l’attività sportiva. In casa Mantova non hanno potuto che adeguarsi, lasciando liberi i calciatori della prima squadra di lasciare la città e raggiungere le proprie famiglie.
Quasi tutti ne hanno approfittato. Solo in quattro sono rimasti a Mantova: oltre ad  Altinier e  Tosi, mantovani doc, nell’elenco figurano  Dellafiore e  Minincleri. Quest’ultimo, tuttavia, in un’intervista alla  Voce di pochi giorni fa, ci aveva confidato di essere costantemente in contatto con i parenti in Puglia («la mamma mi chiama 3-4 volte al giorno per sapere come sto»). In due hanno fatto armi e bagagli e lasciato l’Italia: si tratta del portiere  Athanasiou, che è volato nella sua Atene; e del giovane americano  Ekton, già approdato ad Austin, Texas. L’albanese  Haveri ha raggiunto i parenti nel Bolognese, ma potrebbe presto tornare nel suo Paese.
Chi sta vivendo questa fase con un misto di ansia e trepidazione sono  Giorgi e  Aldrovandi: da un lato la preoccupazione per il Coronavirus, dall’altro la gioia per l’imminente paternità. Entrambi sono al primo figlio: quello di Giorgi verrà alla luce ad Ascoli Piceno tra una decina di giorni; quella di Aldrovandi (che vive a Carpi) è attesa per metà aprile e si chiamerà Beatrice.
Le tre regioni più gettonate dai giocatori biancorossi sono Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. In Piemonte sono tornati  Serbouti, Pavan, D’Iglio e  Anastasia. Il Veneto ha riaccolto  Guccione, Galazzini  e  Fiumicetti. In Emilia Romagna s’è registrato un vero e proprio esodo: dal parmense  Adorni ai cesenati  Venturini e  Mazzotti, dagli imolesi  Musiani e  Valentini al già citato Aldrovandi, tornato a Carpi. Anche  Finocchio si è trasferito nel Reggiano.
 Carminati ha raggiunto la famiglia a Brescia, mentre bomber  Scotto è tornato nella sua Sardegna, a Sassari.
Per tutti loro un ritorno a casa, tra spostamenti limitati, regole da osservare e compiti da eseguire. Se da un lato, infatti, il consiglio degli esperti è quello di restare nelle proprie abitazioni, dall’altro gli atleti non possono rimanere del tutto inattivi. A maggior ragione nella situazione di estrema incertezza in cui siamo. Nessuno può prevedere se e quando si tornerà a giocare, per questo lo staff tecnico biancorosso ha disposto per ciascun giocatore una tabella personalizzata per mantenersi in forma. Con la speranza di poterne al più presto fare a meno.