Calcio Serie D – Morgia: “Nè Como, nè arbitri. Mantova, pensa a te stesso”

Massimo Morgia
Massimo Morgia

Mantova Niente ansia, niente alibi, niente tabelle. Le parole di  Massimo Morgia, nella conferenza stampa del martedì, hanno un unico destinatario: la squadra. Ormai è chiaro che il duello col Como si giocherà sui dettagli, tanto elevati sono sia il livello che il rendimento delle contendenti. Servirà quindi non solo sbagliare il meno possibile, ma anche migliorarsi in quelle poche aree ancora “scoperte”.
 I numeri – Praticamente bulgari. «Contro il Villa d’Almè – riferisce Morgia – , il Mantova ha fatto registrare l’84% di possesso palla nel primo tempo, con 7 conclusioni contro zero, e 21 cross dal fondo. Nel secondo tempo, giocando in 10, abbiamo fatto il 74% di possesso palla, con 6 conclusioni in porta contro una. Di fronte a queste cifre, cosa si può dire ai miei giocatori se non fare i complimenti?».
 Squadra da elogiare – «Questi ragazzi – prosegue Morgia – stanno facendo cose straordinarie. Stratosferiche. Io qualche campionato l’ho vinto, sono stato in testa alla classifica tante volte. Ma risultati così eccezionali (60 punti in 24 giornate e semifinali di Coppa Italia) non li ho mai ottenuti. Se poi c’è una squadra capace di viaggiare ancora più veloce, beh… non posso farci niente».
 Insistere e migliorarsi – Non si può far altro. «Dobbiamo continuare su questa strada – è il consiglio del mister – , senza farci prendere dal nervosismo, dall’ansia o dalla depressione se il Como non molla un colpo. Lo dico perchè a volte, quando sbagliamo qualcosa, noto un eccesso di nervosismo da parte della squadra. Non deve succedere. Servono fiducia, entusiasmo, unità d’intenti. Non c’era scritto da nessuna parte che, solo perchè Mantova è una grande piazza, dovesse raggiungere risultati così straordinari. Guardate, per esempio, quanto stanno faticando Modena, Reggio Emilia e Avellino».
 Tanto gioco, pochi gol – Contro il Villa, il Mantova ha dovuto aspettare il 95’ per chiudere una partita dominata: non è troppo? Per rispondere, Morgia ricorre ancora una volta ai numeri: «Ho commissionato una ricerca al nostro bravissimo  match analysis Nicholas. Ebbene, in queste 24 giornate abbiamo concluso 297 volte verso lo specchio, segnando un gol ogni 6,6 conclusioni. La Juve ne segna uno ogni 6,8, il Liverpool ogni 6,5, il Manchester City ogni 5,7. Insomma, con le debite proporzioni, siamo ai livelli delle migliori squadre internazionali. Solo una cosa dobbiamo fare, se vogliamo segnare di più: creare più occasioni e aumentare i tiri in porta. Nient’altro».
 Gli arbitri – Morgia viene sollecitato sull’argomento ma, a differenza del post-partita col Villa d’Almè, taglia corto: «Sono cose che competono alla società, a me non interessa nulla. E nemmeno ai miei giocatori. Amo il calcio pulito e onesto».
 Giovani emergenti – Anche domenica si è messo in mostra Galazzini, al debutto al Martelli. Morgia spende due parole per lui: «È l’unico giovane che conoscevo per averlo visto, insieme a Righi, nella Primavera del Verona. Bravo il nostro ds a non farselo scappare; e bravo Davide a entrare subito nei nostri meccanismi. Ma tutti i nostri giovani sono davvero ottimi».
 Prossima fermata: Ciserano – «C’è poco da dire – conclude Morgia – : bisogna vincere, come sempre. Il resto non ci deve interessare».