Calcio Serie D – Scotto: “Il Mantova ha rivisto la luce. Teniamola accesa”

Luigi Scotto
Luigi Scotto

MANTOVA Un tifoso gliel’aveva promesso: al 20esimo gol sventolerà la bandiera sarda in curva Te. Detto fatto: una settimana dopo la rete al Sasso Zola – appunto la 20esima di una stagione super – , i quattro mori hanno fatto capolino tra gli ultras biancorossi, in occasione del match col Forlì. «È stata una bella testimonianza d’affetto nei miei confronti – dice  Gigi Scotto – , una delle tante. Ringrazierò sempre i tifosi del Mantova».
 Parliamo della vittoria col Forlì. Che partita è stata?
«Si è vista molta corsa. Noi l’abbiamo affrontata con l’atteggiamento giusto, badando più al sacrificio che al bel gioco».
 In effetti, s’è visto un Mantova insolitamente cinico e poco spettacolare…
«In questo girone di ritorno gli avversari ti conoscono a menadito, sono più organizzati. E poi del Forlì ho sempre pensato bene. Come del Franciacorta e del Crema, altre due squadre che sono attardate in classifica ma hanno i mezzi per mettere in difficoltà chiunque».
 Dunque pensi sia merito degli avversari se fate più fatica ad esprimere la vostra superiorità, rispetto a inizio campionato?
«Il girone d’andata e quello di ritorno sono due campionati diversi. Bisogna essere bravi ad adattarsi alle squadre che ti fanno giocar male».
 La vittoria ritrovata e il +7 in classifica: che Mantova è uscito dall’ultima domenica?
«Abbiamo rivisto la luce. Prima c’era un po’ di preoccupazione, è inutile nasconderlo. Riassaporare il gusto della vittoria ci ha restituito fiducia ed autostima. È uno stato d’animo che dobbiamo conservare da qui alla fine».
 Cos’è cambiato da Brando alla coppia Garzon-Cuffa?
«Attaccare gli avversari, pressing, sacrificio: sono questi i concetti sui quali stiamo lavorando. Il prossimo step è ritrovare le giocate, che ultimamente ci sono un po’ mancate».
 Prima hai citato il Franciacorta, che affronterete domenica…
«Hanno giocatori fortissimi: Giorgino, Laner, Bertazzoli, Razzitti e tanti altri. Il livello di difficoltà di questa partita è molto alto e la loro classifica non deve trarci in inganno».
 Si dice che questo campionato possa perderlo solo il Mantova. È così?
«Sono discorsi che lasciamo agli altri. Noi dobbiamo solo giocare pensando a noi stessi e a far meglio degli avversari. Il resto non ci riguarda».
 Torniamo a te. Hai toccato quota 20 gol: dove vuoi arrivare?
«A vincere il campionato. Sono contento della mia stagione, ma l’unico obiettivo che ho è quello dei miei compagni e della società: la promozione. Sono rimasto a Mantova per questo».
 Dove ti vedi il prossimo anno?
«Non ci penso. Sono totalmente focalizzato su questo campionato».
 Però tornare in C sarebbe bello anche per te, vero?
«Assolutamente. Ho giocato otto campionati in C, vincendone due. Ci tornerei più maturo e con una consapevolezza diversa. Sì, sarebbe bello. Ma nel calcio è difficile programmare».