Calcio – Stop anticipato dalla D in giù: è solo questione di giorni

MANTOVA La Figc ha finalmente preso la prima decisione: stop definitivo ai campionati nazionali giovanili. La causa, recita il comunicato federale, risiede nelle “condizioni di incertezza conseguenti all’emergenza sanitaria”; il fine è quello di “tutelare la salute dei giovani tesserati”. Una decisione prevedibile, dunque non proprio epocale, ma che provocherà un effetto domino nei prossimi giorni, interessando tutto il calcio dilettantistico. E non solo.
Intanto precisiamo che l’ordinanza emanata ieri dalla Federazione riguarda tutti i tornei nazionali giovanili ad eccezione delle due categorie maggiori Primavera e Berretti. Nella nostra provincia, l’unica squadra impegnata in un torneo nazionale è la Juniores del Mantova, che dunque chiude qui la sua stagione (per la cronaca, al quarto posto con 37 punti in 19 partite).
Come dicevamo, a questa prima decisione ne seguiranno altre a cascata nei prossimi giorni. La Lnd, sul tema, si mantiene diplomatica, riservandosi per i campionati di sua competenza “l’adozione di eventuali provvedimenti all’esito di quanto sarà successivamente comunicato dalle autorità di Governo e da quelle sanitarie” (così si legge in un comunicato). Ma è scontato lo stop ai campionati dilettantistici dall’Eccellenza alla Terza Categoria; oltre, naturalmente, ai campionati giovanili regionali e provinciali. Del resto, il numero uno del Crl  Giuseppe Baretti, unitamente ai presidenti degli altri Comitati Regionali dell’area nord e alla stragrande maggioranza delle società, si è a più riprese espresso sull’impossibilità di riprendere i tornei. La Federazione non potrà che prenderne atto. Resta il dubbio sui verdetti. Voci di corridoio riferiscono dell’intenzione di annullare la stagione, formando però delle graduatorie di ripescaggio sulla base delle classifiche al momento dell’interruzione. Staremo a vedere.
Il passo successivo sarà lo stop al campionato di Serie D, anche se il numero uno della Lega Dilettanti  Cosimo Sibilia di sbilanciarsi proprio non ci pensa. Prudenza presidenziale a parte, anche in D il fronte delle società è compatto, a maggior ragione dopo la diffusione del protocollo medico con le indicazioni da seguire per la ripresa dell’attività. Una serie di esami, vincoli e precauzioni insostenibile per una categoria dalle risorse limitate come la D. Il Mantova stesso, di riprendere a queste condizioni e in un contesto ancora rischioso, non ne vuole sapere. Molto meglio, suggeriscono da viale Te, pensare ad organizzare la prossima stagione. Anche per la D resta tuttavia il nodo verdetti: come assegnarli? Si parla di promozione delle prime in classifica, graduatorie di ripescaggio dalla seconda alla terza (o quarta) piazza, blocco delle retrocessioni. Ma siamo nel campo delle ipotesi.
Dopo la D verrà quasi certamente fermata la C, sempre per le difficoltà a rispettare le norme stabilite dal protocollo medico. E molti dubbi permangono sulla B. L’unica categoria che proverà a concludere la stagione sarà la Serie A, in tempi e modalità tutte da definire. E, soprattutto, virus permettendo.