Ciclismo Prof – La “maledizione” di Edoardo Affini: è secondo anche a La Vuelta Burgos dopo una maxi caduta

VILLADIEGO (Spa) La “maledizione” di Edoardo Affini prosegue anche in Spagna. Il campione di Buscoldo si è piazzato ancora una volta secondo sul traguardo di Villadiego, arrivo della seconda tappa della Vuelta a Burgos. Ma la piazza d’onore colta ieri da Edoardo, se vogliamo, ha un sapore più dolce, come dimostra anche l’esultanza al traguardo immortalata nella foto in pagina: a batterlo, stavolta, è stato infatti il compagno di squadra Timo Roosen in una volatina a tre targata Jumbo Visma, con Chris Harper a completare un podio clamorosamente tutto giallonero.
Il finale della seconda frazione della corsa iberica, partita da Vivar del Cid e conclusasi a Villadiego dopo 158 chilometri, è tutto da raccontare. Sotto lo striscione dell’ultimo chilometro a tirare il gruppo c’è il treno della Jumbo, ma ai 500 metri succede l’incredibile: il velocista olandese David Dekker, che avrebbe dovuto disputare la volata, superando un dosso perde il controllo della bicicletta provocando una vera e propria caduta di gruppo. Sull’asfalto finiscono tantissimi corridori, mentre gli altri devono comunque mettere il piede a terra. Al comando rimangono tre atleti in maglia giallonera, e Affini tra questi, che filano indisturbati verso il traguardo. Sul rettilineo d’arrivo TorpEdo ingaggia un testa a testa con il compagno di squadra Timo Roosen, che lo precede sulla linea del traguardo di poco più d’una bicicletta. Al terzo posto l’altro “sopravvissuto” alla caduta, Chris Harper, che non ha nemmeno disputato la volata, mentre lo spagnolo Jon Aberasturi, il primo a uscire dal groviglio di biciclette, si deve accontentare del quarto.
Nonostante l’anomalo epilogo, il colombiano Santiago Buitrago, della Barhain Victorius, è riuscito a mantenere la leadership della corsa indossando sia la maglia viola della classifica generale, sia quella dei giovani che quella a punti. Per Edoardo, invece, quello colto ieri è l’ennesimo secondo posto da quando veste i colori della formazione olandese, che fa il paio con quello ottenuto quest’anno, sempre in una volata ristretta, al Giro d’Italia nella tappa di Treviso. Prosegue quindi il “tabù vittoria”, ma il risultato positivo evidenzia una buona condizione di forma che lascia ben sperare per il prosieguo della campagna spagnola. E il pizzico di amarezza odierno potrebbe trasformarsi in forti stimoli per centrare il bersaglio grosso nei prossimi appuntamenti. Non oggi, immaginiamo, nella terza frazione della Vuelta a Burgos, da Quintana Martin Galindez a Villarcayo (156 km), un tappone con quattro Gpm e arrivo in leggera e costante salita.