Ciclismo – Tabarelli e Bertoletti: “Protocollo Uci difficile da applicare”

Leonardo Tabarelli
Leonardo Tabarelli

MANTOVA Tra ritiri in alta quota per perfezionare la condizione di forma e la semplice preparazione sulle strade di pianura, il ciclismo mantovano si sta preparando per farsi trovare pronto nel momento in cui la bandiera a scacchi tornerà ad abbassarsi. Abbiamo quindi raccolto le impressioni sulla situazione attuale di due protagonisti del mondo delle due ruote nostrane; il prof della continental Iseo Serrature Rime Carnovali, Leonardo Tabarelli, e il direttore sportivo della compagine bresciana under 23 e élite Delio Gallina, Simone Bertoletti.
«Dallo scorso 22 giugno – racconta il giovane atleta roverbellese – sono impegnato in un ritiro in quota a Livigno per migliorare la forma. Questa esperienza che si concluderà il prossimo 8 luglio la sto vivendo da solo, ma sono sempre in diretto contatto con lo staff tecnico della squadra per ricevere le indicazioni del caso». La ripresa della stagione è prossima, il calendario però ancora in alto mare. «Stiamo aspettando di conoscere nei dettagli il protocollo sanitario che si dovrà rispettare per il ritorno alle competizioni. Purtroppo da quello che si vede in questa fase molte sono le competizioni che vengono annullate e rimandate al prossimo anno. Comunque sia, io mi preparo secondo quanto previsto dai miei tecnici, poi vedremo. Confido che a breve si disponga di un quadro più definito e solo allora sapremo quali potranno essere gli appunti agonistici ai quali la squadra deciderà di prendere parte».
«Il protocollo Uci – ricorda l’ex corridore prof Bertoletti – da quello che capisco sembra essere molto complicato, per questo la vedo un po’ dura ipotizzare una ripresa. Con la squadra stiamo comunque svolgendo un intenso programma di lavoro. Per rispettare le regole attuali ci alleniamo divedendo i ragazzi in due gruppi. Nel frattempo sottolineo che abbiamo fatto tutti i tamponi e siamo risultati negativi».
«Stiamo attendendo i protocolli dalla federazione per capire quali potrebbero essere gli spazi per una ripresa in sicurezza. La situazione, ripeto, non è semplice, nonostante ciò abbiamo ricevuto inviti per partecipare a gare internazionali in Bulgaria, Romania, Polonia e Ungheria. E siamo tra le squadre invitate a partecipare al Giro d’Italia under 23».