VOLTA MANTOVANA La Nardi Volta, dopo lo stop definitivo di tutti i campionati di pallavolo, cerca di guardare avanti. Ancora qualche settimana di riflessione, aspettando anche le mosse del governo nel mezzo della situazione di emergenza del Paese, e poi il club cercherà in qualche modo di riprogrammare la nuova stagione. «Visto il protrarsi dello stop – spiega il presidente Sergio Longhi – la decisione di chiudere era inevitabile. Lascia però in tutti l’amaro in bocca per l’interruzione di un percorso. Per chi era in fondo alla classifica è anche una buona notizia, mentre chi era in vetta si morde le dita. Fare scelte drastiche non è facile, ma non si poteva nemmeno giocare a giugno… Per noi non cambia nulla: eravamo in una posizione non pericolosa e la salvezza era alla portata». Primo anno in B1, dopo la bella cavalcata in B2 della stagione 2018/19, nono posto e 21 punti, con tre lunghezze di distacco dalla zona pericolosa. «Eravamo vicino alla zona rossa, ma avevamo già giocato con le prime due e con qualche vittoria con avversarie alla portata saremmo stati al sicuro. Qualcosa da recriminare c’è e potevamo ambire ad altri risultati, ma è anche vero che abbiamo perso punti dove non dovevamo e fatto punti contro squadre di livello. E’ stata una stagione di rodaggio, con atlete e staff nuovi». Il futuro? «Per il momento sono sguardi oltre la siepe, non c’è nulla di programmato e ci sono tante possibilità da cogliere. Abbiamo tempo davanti: vedremo». Anche sul tecnico Bonini Longhi non si sbilancia: «Parleremo a breve, così come con tutte le ragazze. Bisognerà vedere anche come saranno i campionati e le categorie, perché questa situazione va a gravare sugli sponsor che in seguito non avranno tanta voglia di dedicarsi alla pallavolo. Il contraccolpo economico è grosso. Preoccupato? Prima aspettiamo che passi la tempesta, poi vediamo. Ci sarà una mezza rivoluzione, partendo proprio dal fattore economico che andrà ad intaccare tutte le società». Il Volta vanta un buon settore giovanile su cui puntare ancor più forte, viste le incertezze del prossimo futuro: «Sotto certi aspetti il vivaio è quello che risentirà meno della crisi. Andremo avanti senza problemi con i nostri tecnici e le nostre ragazze». (c)