CASTEL GOFFREDO La palestra della Brunetti Castel Goffredo è sempre più il centro del tennis tavolo. Tanti dei big del nostro massimo campionato hanno scelto il “PalaMazzi” per la propria preparazione in vista della nuova stagione. Alcuni sono presenti da quando a metà maggio, seguendo le regole del protocollo sanitario per l’emergenza Coronavirus, l’impianto ha ripreso l’attività. Altri, come i russi Aleksander Shibaev, nuovo colpo dell’Apuania Carrara, e Sadi Ismailov, ex Carrara e Messina ora in Francia, arriveranno quando saranno aperti i confini e la situazione sarà tornata, almeno in parte, alla normalità. «Da noi – spiega il direttore tecnico della Brunetti Alfonso Laghezza – hanno iniziato a lavorare Mihai Bobocica, atleta nelle prime posizioni nel ranking mondiale, e i fratelli Matteo e Leonardo Mutti. Erano invece già qui da un po’ Marco Rech Daldosso, Alessandro Baciocchi, più Le Thi Hong Loan. La nostra palestra accoglie quindi diversi giocatori importanti. Qualcosa di prestigioso e bello per la comunità e per la società castellana. Soprattutto è davvero interessante per i più piccoli poter vedere così da vicino come lavorano e si allenano i big di questa disciplina. Sono tutti giocatori di un certo spessore tecnico, che vengono a vivere e ad allenarsi a Castel Goffredo. Con loro ovviamente vi sono i nostri e le nostre atlete di A, la cinese che arriverà, e tutto il settore giovanile della Brunetti. Una palestra e un gruppo di allenamento di qualità e quantità che sicuramente non ha eguali in Italia. Abbiamo otto aree di gioco, rispettando le misure di sicurezza, e a pieno regime riusciamo ad avere 16 giocatori contemporaneamente. Facciamo sedute tutte le mattine e anche per tre pomeriggi la settimana con un orario differente per i più piccoli». Come avevamo già scritto, il “PalaMazzi” per tutta estate vivrà delle voci dei ragazzi e del suono delle palline che sfrecciano sui tavoli: «Il lavoro proseguirà sia a luglio sia ad agosto. Noi tecnici ci alterneremo e la palestra sarà sempre aperta, anche perché è rimasta chiusa per mesi a causa del Coronavirus e vogliamo recuperare il tempo perso». Tra l’altro Bobo, i mantovani Rech, Matteo e Leo Mutti sono vecchie conoscenze di Castel Goffredo: qui sono cresciuti come giocatori e qui tornano sempre a perché il “PalaMazzi” è da numeri uno. (cris)