MANTOVA – Stavolta c’è speranza che tutto il comparto stradale che confluisce nella disastrata fossa magistrale di viale Risorgimento trovi la soluzione tanto attesa e tanto rimandata. Il Comune ha approvato tre studi di fattibilità da candidare a un bando regionale allo scopo di migliorare l’assetto fognario e degli scarichi delle acque reflue urbane.
Non è solo un piano di disinquinamento. Il bando infatti finanzierebbe opere a tutela e risanamento delle acque lacustri in un raggio di un chilometro dalle sponde dei laghi, ma tali interventi – che comportano un investimento di circa 2,5 milioni – finirebbe per sistemare una volta per tutte le fognature, il contenimento degli scarichi di acque reflue, con una gestione sostenibile delle acque meteoriche.
«I progetti approvati – spiega l’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli – nascono dall’obiettivo di separare le reti. Si tratta di progetti ambiziosi per risolvere le problematicità che ciclicamente emergono in occasione di intense piogge». Sulla base infatti degli elaborati presentati da Aqa (del Gruppo Tea) vengono candidati i progetti per il prolungamento della soglia di sfioro della Fossa Magistrale, per il rifacimento della rete fognaria e delle acque meteoriche nei tratti di via Mori, via Sauro, via Tasso e viale Risorgimento, regolarmente allagate. Nel progetto relativo alla Fossa Magistrale è previsto il prolungamento della soglia di sfioro e l’installazione di una griglia autopulente per la separazione.
Per ragioni ambientali, di sicurezza sui luoghi di lavoro e di flessibilità gestionale, la nuova soglia sfiorante potrà essere installata all’esterno del canale della Fossa Magistrale, nel tratto a cielo aperto. L’investimento è di 1.065.000 euro.
L’altro progetto riguarda il collettore di acque miste di via Mori nel tratto compreso tra via Cantanarino e viale Risorgimento che ha una sezione idraulica insufficiente per il corretto scolo. L’obiettivo è realizzare un nuovo collettore di sezione idraulica adeguata e la posa di una condotta acque nere per la separazione dei reflui civili dalle acque di scolo, per un investimento 663.999 euro.
L’ultimo intervento mira infine a risolvere la criticità idraulica in via Rippa, sgravando il condotto dei bacini di scolo di via Sauro e via dell’Angelo con una nuova condotta di raccolta di sezione adeguata. La razionalizzazione del sistema di scolo precede anche a posa di una condotta per la raccolta delle acque nere in via Sauro. Il tutto per 776.000 euro.