MANTOVA
Dalle carte meteo arrivano indicazioni chiare: la primavera farà marcia indietro. Più apporti, anche massicci, di aria fredda dalle pianure russe giungeranno nell’Europa centrale e meridionale fra domani e la metà della prossima settimana. La prima conseguenza sarà sulle temperature, destinare scendere di almeno due o tre gradi almeno rispetto ai valori attuali. È anzi possibile che la prima metà di marzo possa risultare più fredda della seconda metà di febbraio.
Il freddo sarà portato dallo spostamento dell’alta pressione delle Azzorre verso la Scandinavia. Quando ciò accade i venti si orientano sempre da est verso ovest portando con sé il freddo della parte continentale dell’Europa. Se la configurazione meteo attesa per la metà della prossima settimana si fosse presentata due mesi fa avremmo certamente registrato una notevole ondata di gelo. Al 10 di marzo occorre fare però i conti con il calendario, soprattutto con la radiazione solare, tale da generare comunque un riscaldamento già importante. C’è però un precedente illustre, quello del marzo 2010, quando il nord Italia venne colpito da una pesante ondata di gelo che portò anche 7/8 centimetri di neve in città (giorno 10) ma fino a 20 a sud del Po e una trentina in città come Bologna o Modena.
Il fine settimana non riserverà sorprese, con tempo generalmente stabile pur condizionato da un po’ di nubi soprattutto nella giornata di giornata di domani.
Oggi avremo ancora cielo per lo più soleggiato con temperature massime tra i 12 e i 13 gradi. Qualche nube in più sarà possibile nel pomeriggio sera, cui farà seguito un parziale rinforzo dei venti bora. Poche novità sono attese domani. Avremo un sabato in buona parte soleggiato ma più freddo: anche nelle ore diurne il termometro non supererà i 10 gradi. Tempo analogo domenica, con prevalenza di sole: torneranno però le gelate notturne: all’alba il termometro scenderà fra 2 e 3 gradi al di sotto dello zero. Anche di giorno farà più freddo: temperature massime attorno agli 8/9 gradi.
Poche variazioni sono attese all’inizio della prossima settimana, nell’imminenza tuttavia di un’intensa ondata di freddo dai Balcani, con neve a bassissima quota sul lato adriatico e al sud Italia e freddo secco ma importante al nord. Tra mercoledì e sabato sulle regioni padane sono attese temperature minime notturne fra -5° e -7°, come in pieno inverno.
La transizione verso la primavera sarà insomma irta di ostacoli e non mancano precedenti simili. Quattro anni fa, ad esempio, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo l’Italia settentrionale fu investita da un’ondata di freddo russo con temperature scese fino a -6° nelle zone di campagna, seguite da un’abbondante nevicata l’1 e il 2 marzo (10 centimetri accumulati in città). Oltre al già citato 2010, vanno ricordati i fiocchi di neve caduti abbondantemente sulle colline moreniche il giorno 25 del 2013. Neve abbondante, anche il 3 marzo 2005 (7/8 centimetri in città), preceduti da una minima record di -10°.
Alessandro Azzoni