MANTOVA “Armato” di una bottiglietta di plastica contenente liquido infiammabile e un accendigas, si è presentato negli uffici dell’Aler, tenendo in scacco per più di un’ora una decina di persone. Protagonista dell’eclatante gesto, rimasto per fortuna soltanto nel novero del mero intento, un 58enne cittadino nordafricano che ieri mattina, attorno alle 11, ha fatto irruzione nella sede dell’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale, in viale Risorgimento 78, minacciando ed inveendo all’indirizzo dei presenti a causa del recente sfratto ricevuto. Una protesta plateale tramite cui l’uomo intendeva quindi rivendicare in maniera del tutto non consona le proprie ragioni.
Alla vista del soggetto ma soprattutto dell’arma impropria da lui brandita, e impaurite dalla paventata ipotesi di un’azione dimostrativa, è scattato il panico generale. Immediato a quel punto l’allarme lanciato da qualcuno degli “ostaggi” alla centrale operativa della questura. Sul posto in una manciata di minuti si sono così portate tre Volanti della Polizia di Stato oltre, a titolo precauzionale, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco (poi fatti rientrare senza intervento). Gli agenti una volta davanti la porta d’entrata e approfittando di un attimo di distrazione del 58enne, in quel momento di spalle rispetto all’ingresso, sono quindi entrati in azione e senza farsi notare, mentre due lo “disarmavano” allontanando con un calcio il rudimentale ordigno che lo stesso aveva poggiato temporaneamente a terra tra le proprie gambe, altri due lo immobilizzavano neutralizzando il soggetto e sventando la minaccia di un possibile gesto incendiario. Scortato negli uffici di piazza Sordello per l’identificazione l’uomo, risultato non nuovo a simili episodi, è stato infine denunciato a piede libero circa l’ipotesi di reato di minaccia aggravata. Lo scorso maggio infatti all’atto della notifica di sfratto da parte dei funzionari del Comune, al 58enne gli era stata rinvenuta in casa una bottiglia di plastica con liquido infiammabile collegata tramite nastro adesivo ad un accendigas, del tutto identica a quella sequestratagli ieri. Anche in siffatta circostanza l’uomo aveva infatti tentato di opporsi al provvedimento esecutivo di rilascio dell’appartamento da lui sino a quel momento occupato, minacciando gli ufficiali giudiziari, ma anche in quel caso senza arrivare alla concreta attuazione del proprio intento.