Calcio Serie C – Gaetano Monachello: “Mantova, rieccomi”

Gaetano Monachello
Gaetano Monachello

MANTOVA Contro la Pro Patria in Coppa Italia, il Mantova ha ritrovato Gaetano Monachello dopo l’infortunio al ginocchio che gli aveva fatto saltare tre partite. Peccato che il ritorno in campo sia coinciso con l’immeritata sconfitta (e conseguente eliminazione) dei biancorossi. Il recupero del bomber è stato l’unica nota lieta della serata dell’Acm. Prima di dedicare spazio alla gara, l’attaccante ha parlato del suo stato di salute: «Ora sto bene. Ho preso un grosso spavento, perché era lo stesso ginocchio che mi ero operato lo scorso anno. Ma alla fine non è stata una grossa distorsione, di fatto legamenti e menischi hanno retto bene. Sono contento di essere tornato, anche se c’è tanta delusione per ciò che è accaduto martedì».
Appunto, parliamo della sfida di Coppa…
«Ero nervoso e rattristato come il mister. Soprattutto per quello che si è visto in campo. Sicuramente la rivedrò e forse capirò altre cose. A caldo dico che, da dentro al campo, si è vista una netta superiorità tecnico-tattica da parte nostra. Gli avversari si sono chiusi dietro ed hanno vinto con il loro “metodo”. È una sconfitta che dà fastidio, perché ci tenevamo a fare bene. Per me è stato folle non concederci il rigore, che era plateale. Questo mi causa ancora più rabbia. Perché ci alleniamo tanto, creiamo tanto e giochiamo bene. Poi ci sta prendere gol, però queste decisioni ti cambiano le partite».
Come ha spiegato il direttore di gara il gol annullato?
«Secondo lui c’è stato un fallo di mano di Mensah. Ma io penso una cosa: quando c’è una mischia e non hai il Var a disposizione, se hai un dubbio, non è meglio lasciar andare? Oltretutto hai fischiato in ritardo, un ulteriore segno di insicurezza».
Non c’è tempo per piangersi addosso: domani arriva l’Alessandria…
«Non bisogna mai guardare la classifica. È ancora presto e ogni partita è una gara a sè. Non ci sono mai partite facili e scontante. Sarà una battaglia contro un avversario agguerrito che ci darà fastidio. Noi siamo il Mantova ed abbiamo un’idea di gioco basata su concetti solidi. Che giochi uno o l’altro, il sistema di gioco non cambia. Sono contento ed orgoglioso dei miei compagni perché chiunque scenda in campo, dà anima e corpo».
Sei ancora a secco di gol: ti pesa?
«Beh sì, il gol mi manca. Per noi attaccanti è come l’aria. Però l’importante è portare a casa i punti perché prima viene la squadra e poi il singolo».