San Giorgio Bigarello. Critiche alla giunta: ”No controllo politico della Consulta dei ragazzi”

SAN GIORGIO BIGARELLO   Arriva puntuale la replica del gruppo di opposizione “Il Cambiamento” di San Giorgio Bigarello alle dichiarazioni del capogruppo di maggioranza Francesco Dalla Cà . «Nel corso dell’ultimo consiglio comunale – premette la capogruppo Daniela Sogliani (Il Cambiamento) – è stata proposta una variazione di bilancio finalizzata al bonus trasporto scolastico e al finanziamento del servizio Informagiovani. Dalla Cà si sofferma sulla divisione di vedute tra maggioranza e opposizione, un’impostazione di lavoro che, purtroppo, ha caratterizzato tutti i consigli della nuova amministrazione di San Giorgio Bigarello e nondimeno il lavoro della Commissione statuti e regolamenti di cui sono presidente. Ma c’è di più: in occasione dell’ultima riunione relativa all’elaborazione di uno statuto della Consulta dei ragazzi, la maggioranza ha evidenziato la necessità di inserire di diritto nello stesso organismo i giovani rappresentanti dei Municipi anche se senza diritto di voto. Riteniamo che nella Consulta dei ragazzi non dovrebbero essere presenti figure con cariche elettive se non il solo assessore della partita». Dal gruppo “Il Cambiamento” fanno inoltre notare che in caso di delega, per assenze dei componenti, questa non sarà affidata ad altri componenti della medesima Consulta ma a persone esterne, fatto del tutto inusuale di un organo collegiale. «Tutto questo ovviamente per una necessità, da parte della maggioranza, di controllare l’operato anche di questo organismo – segnala la Sogliani -. Abbiamo perciò esposto le nostre perplessità ma, come in altri casi, non siamo stati ascoltati, pertanto invito a leggere il nostro voto dell’ultimo consiglio comunale anche alla luce di tutto questo, al fine di comprendere non certo la nostra opposizione alle famiglie e ai giovani quanto alla sostanza della visione politica che non lascia spazio alla minoranza e ai cittadini. Questo in un quadro che mette in evidenza la difficoltà della maggioranza all’apertura, al dialogo e all’accettazione stessa che esiste un’opposizione in consiglio comunale».