Accusato di estorcere lo stipendio a un conoscente: sfilano i testimoni

Mantova È proseguito ieri il processo che vede Francesco Monda, 35enne di Mantova, imputato per i reati di rapina, estorsione e furto con strappo. Secondo l’accusa il 35enne, difeso in aula dall’avvocato Silvia Salvato, avrebbe costretto un conoscente e coetaneo che si è costituito parte civile con l’avvocato Silvia Allai, a consegnargli la sua tessera bancomat con la quale avrebbe poi prelevato lo stipendio della persona offesa. La cosa sarebbe andata avanti per poco meno di un paio d’anni; tra il 2015 e il 2017, e considerando che il 35enne avrebbe “restituito” metà stipendio alla persona offesa, questa avrebbe subito un danno di circa 40mila euro. Ieri tra i vari testimoni è stata sentita in aula la ex convivente della presunta vittima, la quale ha confermato di essere stata lei all’epoca a convincere il suo ex compagno a chiudere il conto corrente da cui venivano fatti questi prelievi e a denunciare il 35enne. Questi avrebbe reagito con una telefonata piena di minacce e insulti che era stata registrata e della quale ieri il Pm in aula ha citato la trascrizione. Dopo quella telefonata, però, non risulta che l’imputato abbia dato seguito mettendo in atto le minacce che aveva fatto per telefono. Dagli altri testimoni sentiti ieri non sono emersi fatti particolari. L’udienza è stata aggiornata al 3 maggio del prossimo anno. Per quella data dovrebbe essere sentita la sorella dell’imputato come ultima testimone, quindi è previsto l’esame dello stesso imputato e quindi l’eventuale discussione e sentenza.