MANTOVA – L’amministrazione comunale ha definitivamente approvato il progetto di fattibilità tecnica per il recupero della torre della Gabbia, con l’addenda dell’impianto elevatore per 5 persone che sostituirà quindi la salita su scale di legno, voluto dopo il rinvenimento di antiche iscrizioni e la scoperta della presenza di celle carcerarie, nei tempi in cui il manufatto venne adibito a prigione. Un atto che sulla carta non comporta nulla di nuovo, mentre sulle casse dell’ente verrà a pesare per ulteriori 100mila euro, portando l’intera operazione di recupero alle soglie dei 2 milioni. Il solo ascensore, infatti, dai 300mila euro preventivati, è salito a 400mila. Un rincaro dovuto alla necessità di affidare a una ditta specializzata il compito di progettare l’impianto di risalita nella consapevolezza di rispettare tutti i crismi imposti dagli enti di tutela. Ma si tratta di un progetto avveniristico, che nelle intenzioni del sindaco Mattia Palazzi offrirà ai mantovani e ai visitatori uno dei principali poli di attrazione della città.
L’intera operazione è nata dal preciso intento di fornire una sorta di museo a cielo aperto: un punto di osservazione privilegiato in grado di esibire da quasi sessanta metri da terra uno scorzio mozzafiato delle bellezze del centro storico, estese sino oltre le cortine dei monumenti, ovvero sulle acque dei laghi. Nulla di diverso insomma da quanto già realizzato da altre città d’arte; si pensi alla torre civica di Siena, o al campanile di Pisa (la celebre torre), o ancora al campanile di San Marco a Venezia.
Per dare forma a questo progetto, che dovrebbe trovare compimento nel 2019, l’amministrazione ha dovuto superare molti ostacoli, soprattutto dopo i ritrovamenti storici nei piani bassi della torre.
Parliamo di nulla osta difficili a strapparsi per insediare un moderno ascensore nel cavedio di una torre medievale, o anche della necessaria acquisizione di un attiguo appartamento in palazzo Cadenazzi che servirà da biglietteria e punto di ristoro e bookshop per tutti i visitatori della torre.
Ascensore nella torre della Gabbia: i costi salgono
Progetto “avveniristico”