Violentata dal branco dopo la discoteca: caccia a 5 persone

MANTOVA Avrebbe accettato un passaggio da un giovane che aveva conosciuto in discoteca, ma durante il tragitto sarebbero spuntati altri tre ragazzi e a quel punto sarebbe scattato lo stupro di gruppo nei confronti di una 21enne veronese che veniva poi scaricata per strada e anche rapinata di cellulare e portafogli. Di quanto sarebbe avvenuto tra la discoteca Mascara di Mantova e una strada buia e deserta di Bonferraro nella notte tra sabato e domenica scorsa, c’è una sola cosa certa: la ragazza che ha sporto la denuncia avrebbe effettivamente subito una violenza sessuale, come risulta da certificato medico dopo la visita ginecologica cui la 21enne è stata sottoposta prima all’ospedale di Legnago e poi al Borgo Trento di Verona. Il resto di questa vicenda è ancora in fase di accertamento, compresa la ricostruzione dei fatti avvenuti quella notte. La giovane, residente nella Bassa Veronese, è andata in discoteca al Mascara sabato sera insieme ad un’amica. Durante la serata, mentre era nella parte estiva del locale, ha conosciuto un giovane che le avrebbe offerto un passaggio a casa. Durante il tragitto però sarebbero sbucati altri giovani, almeno tre, e sarebbe così scattato lo stupro di gruppo. Al termine della violenza la giovane sarebbe stata scaraventata fuori dall’auto lungo un rondò a Bonferraro, dopo che le era stato strappato il portafogli e il cellulare. La ragazza ha poi chiesto aiuto in un bar a poca distanza, da dove ha chiamato il padre che l’ha raggiunta e poi accompagnata in ospedale. Resta piuttosto confuso il racconto dello stupro e delle circostanze in cui questo è avvenuto. La ragazza avrebbe detto di essere stata violentata da almeno quattro persone ma non si esclude la presenza di un quinto uomo, e ha aggiunto che la loro età era sui 25-30 anni e che tutti parlavano con accento meridionale, forse siciliano. L’agguato sarebbe scattato nel momento in cui il ragazzo conosciuto in discoteca si sarebbe fermato forse per appartarsi con lei. Supposizioni per ora, in attesa di riscontri da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Mantova, incaricati delle indagini dalla procura di via Poma, perché tra le poche cose accertate c’è che lo stupro sarebbe avvenuto nel Mantovano, non molto distante dal luogo in cui la giovane è stata poi abbandonata. Quest’ultima, ancora in stato di shock, non è stata sentita dagli investigatori che in queste ore attendono la relazione dei loro colleghi di Legnago che hanno raccolto la denuncia della ragazza. Nel frattempo gli investigatori avrebbero acquisito le riprese delle telecamere di sorveglianza del parcheggio del Mascara, una ventina, più di altre telecamere sul tragitto tra Mantova e Bonferraro. Per il momento dalle riprese del parcheggio della discoteca non sarebbe emerso alcun riscontro.