Chiusa a chiave in uno sgabuzzino dal marito

MANTOVA  Per un anno esatto, stando all’ipotesi accusatoria, si sarebbe reso responsabile di plurimi atti violenti e vessatori ai danni della moglie nonché, in un precipuo caso, del figlio piccolo. Sul banco degli imputati, circa l’ipotesi di maltrattamenti in famiglia, un 42enne italiano residente nell’hinterland cittadino. Una vicenda afferente l’ampia casistica del “codice rosso” che si contestualizzerebbe, nello specifico, tra il giugno del 2018 e il luglio del 2019.
Un arco temporale del tutto circoscritto in cui però, secondo la tesi inquirente, l’uomo avrebbe perseverato tramite reiterate condotte aggressive da lui perpetrate in ambito domestico nei confronti della coniuge, costituitasi a processo come parte civile, oltreché del figlioletto. In particolare tra i diversi episodi incriminati, sempre in via presuntiva, ve ne sarebbero alcuni decisamente più peculiari così come altresì riferito, ieri in aula davanti al giudice Gilberto Casari, dai testimoni della pubblica accusa, tra cui la madre, la cugina e un’amica della presunta vittima.
Secondo quanto da loro dichiarato infatti, in una circostanza l’imputato, al culmine di un acceso litigio, avrebbe dapprima strattonato e percosso la compagna per poi quindi rinchiuderla a chiave nello sgabuzzino della loro abitazione. In altra occasione, invece, durante un soggiorno estivo in Sardegna, avrebbe malmenato la donna afferrandola anche per il collo. Eventi violenti, commessi dall’uomo anche sotto l’effetto di sostanze alcoliche. Infine, vi sarebbe un ulteriore episodio – emerso in sede d’istruttoria e sulla cui volontarietà o, al contrario, accidentalità nonché veridicità, si dovrà ora appurare – che vedrebbe vittima il loro figlio piccolo. Come infatti asserito dai testimoni, durante tale periodo, al bimbo sarebbe stata riscontrata una bruciatura di sigaretta su un braccio e provocatagli dal padre. Concluse le escussioni di giornata la seduta dibattimentale è stata quindi aggiornata al prossimo autunno per l’esame dell’imputato e l’audizione dei restanti testi.