MANTOVA Una “tappa importante” è stata definita congiuntamente dai sindacati quella consumata al tavolo permanente di ieri in Regione sulla vertenza Corneliani, e che sarà aggiornata sempre a Milano, il 27 febbraio, e quindi nella prima settimana di marzo.
Un confronto durato due ore e mezza e che, nella nota congiunta di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil viene definito «costruttivo e con importanti passi avanti. Ovviamente, fino alla fine dei tavoli concordati, rimangono ancora una volta confermate le 14 ore di sciopero residue del pacchetto di mobilitazione precedentemente dichiarato», riferisce ancora la nota delle parti sociali, che oggi riferiranno i contenuti nell’assemblea sindacale con i lavoratori dello stabilimento di via Panizza.
Dalla parte sindacale hanno preso parte Michele Orezzi, Adolfo Feudatari, Rosaria Scibilia e Giovanni Pelizzoni. A sovrintendere i lavori il responsabile del Pirellone Bianchessi assistito dai funzionari, mentre lo staff aziendale era rappresentato dai dirigenti Francesco Spotoro, Maurizio Arsti, Luigi Ferrando e Adesio Riva. Per parte Confindustria infine, Grazia Pangaro. Insomma, uno spiraglio di luce per vedere applicati i punti salienti dell’accordo generale del 19 novembre scorso, poi saltato con la richiesta unilaterale di Cigs per crisi firmata dall’amministratore delegato Giorgio Brandazza.
Sino alla conclusione dei tavoli e alla rendicontazione in assemblea sia l’azienda che i sindacati non si sono sbilanciati più di tanto sui temi affrontati, ma sembra più vicina di prima l’opzione di scivoli pensionistici per alcune decine di lavoratori, e per uscite volontarie da parte di altri fra i 130 esuberi che Corneliani si propone di tagliare.