MANTOVA – Nasce ufficialmente la figura professionale dell’operatore di dragaggio, riconosciuta nel quadro delle professioni di Regione Lombardia. In partenza il corso che andrà a colmare le necessità dei fiumi lombardi per il prossimo futuro. La novità è stata presentata ieri a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia. A presentare la nuova figura professionale, il presidente della Commissione “Attività Produttive, Istruzione, Formazione e Occupazione” del Consiglio regionale Marcello Ventura, l’Area Manager dell’istituto di formazione Ial Lombardia Elisabetta Larini, il direttore di Aipo – Agenzia interregionale per il fiume Po Gianluca Zanichelli, il dirigente navigazione interna di Aipo Alessio Picarelli, il responsabile tecnico di Anepla – Associazione nazionale estrattori produttori lapidei e affini Massimo Giandelli e il direttore tecnico di Italdraghe Massimo Semprini. Il messaggio lanciato durante l’appuntamento è quello dell’unione dell’intera filiera per dare risposte alle necessità economiche e ambientali del sistema dei fiumi lombardi. Il percorso che ha portato al riconoscimento dell’operatore di dragaggio e il suo inserimento nel quadro regionale degli standard professionali (Qrsp) di Regione Lombardia è mirato a sanare possibili criticità che si andrebbero a creare, nel futuro, se non si disponesse di sufficienti professionisti adeguati. Nel rapporto di Unioncamere 2023, infatti, le imprese denunciano la mancanza di candidati qualificati come conduttori di impianti fissi mobili. In alcuni settori specifici come quello delle acque interne queste figure sono particolarmente importanti sia dal punto di vista economico-produttivo, che da quello ambientale. A queste necessità risponde il corso specifico sviluppato da Ial Lombardia in collaborazione con Aipo, che andrà a formare professionisti specializzati in escavazioni con la draga per la rimozione di sedimenti o altri materiali da un fondo subacqueo per mantenere navigabili corsi d’acqua, laghi, porti e darsene. Il materiale di scarto ricavato dall’area dragata potrà essere impiegato per scopi edilizi o per il recupero di terra dal mare, in ottica di economia circolare. «L’attività di manutenzione del fiume Po, con interventi di dragaggio, è fondamentale per far sì che il fiume possa essere navigabile per la maggior parte dell’anno. Oggi, grazie ad un mio intervento in Consiglio regionale, che ha portato risorse finanziarie proprio per la manutenzione dell’alveo, nella tratta compresa tra Cremona e Mantova, possiamo dare un futuro diverso alla navigazione fluviale sud lombarda», ha precisato Ventura.