Emergenza rifiuti, Roma chiede aiuto a Palazzi

MANTOVA Un asse Roma-Mantova per far fronte all’annosa questione dell’emergenza rifiuti nella Capitale? Una possibilità che, stando ai rumors, si preannuncia più che concreta. Per portare avanti il piano di pulizia straordinaria della città, infatti, il Comune di Roma deve correre assolutamente ai ripari; e deve muoversi in tutta fretta visto che la prossima settimana si preannuncia già critica con la riduzione della disponibilità da parte degli impianti di trattamento. Per questo il Campidoglio punta a trasformare i contatti intrapresi nei mesi scorsi tra Ama – la società in house che gestisce il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani per conto dell’ente Roma Capitale – e Mantova Ambiente, in un vero e proprio accordo. E in tal senso si potrebbe leggere la trasferta capitolina del sindaco Mattia Palazzi, sceso una settimana fa per incontrare il collega neo eletto primo cittadino di Roma Roberto Gualtieri. Un’intesa questa da siglare nei prossimi giorni, in quanto fino all’altro ieri davanti al sito di Rocca Cencia si registravano 60 camion fermi che non riuscivano a scaricare l’immondizia nella vasca, stracolma, dalla capienza di circa 500 tonnellate di indifferenziato. Nell’unico impianto della municipalizzata romana manca il personale e uno dei nastri trasportatori che porta i rifiuti dalla vasca al tritovagliatore è stato fermato per lavori di manutenzione. La settimana che viene non andrà meglio, non solo perché Rocca Cencia lavora a stento: Ama non ha discariche e nel Lazio sono disponibili solo quelle di Viterbo e Albano, mentre il sito a Civitavecchia è prossimo alla chiusura. A questo si deve aggiungere il fatto che i contratti con società private fuori regione siglati sin qui dall’ex amministratore della municipalizzata Stefano Zaghis non coprivano le reali necessità della Capitale. In più, anche gli impianti con cui si è arrivati a un accordo possono variare di giorno in giorno la propria disponibilità. Inevitabile dunque il problema della mancanza di sbocchi: per questo riuscire a trovare la quadra con la società della multiutility gruppo Tea, è quanto mai urgente. Mantova Ambiente da par suo ha messo a disposizione di Roma la sua discarica e il Tmb (Trattamento meccanico-biologico), ma nel caso in cui fosse necessario portare al Nord rifiuti indifferenziati non trattati (oltre agli scarti lavorati), ci vorrebbe anche un accordo interregionale tra Lazio e Lombardia. Quella della mancanza di sbocchi non è l’unica grana per il nuovo amministratore unico pro tempore Angelo Piazza, c’è infatti un ultimo lascito dell’ex Zanghis: un premio “una tantum” per una ventina di dipendenti e che arriva fino a 3mila euro in più in busta paga per aver contribuito alla stesura dei bilanci 2017, 2018 e 2019.