Mantova “L’annuncio dell’istituzione della fattispecie di reato di femminicidio da parte del Consiglio dei Ministri di oggi, con un disegno di legge che rafforzerebbe altre misure a tutela delle donne vittime di violenza, pare andare nella direzione da noi molte volte invocata e potrebbe essere un utile passo avanti. Attendiamo di vedere il testo, ma le norme preannunciate rispecchierebbero il lavoro trasversale della Bicamerale femminicidio. Ancora una volta, tuttavia, il Governo agisce con misure penali che intervengono a violenza o femminicidio consumati, continuando a ignorare l’azione preventiva dell’educazione. Femminicidio e violenza di genere sono fenomeni culturali, segnati da un patriarcato che ancora persiste. Il primo governo guidato da una Premier può e deve fare di più. Per questo torniamo a chiedere, proprio alla vigilia dell’8 marzo, di affiancare a questo disegno di legge sul reato di femminicidio anche le nostre proposte sull’educazione all’affettività e al rispetto della diversità di genere. E in coerenza, anche quelle sulle molestie sessuali e sul consenso: la battaglia al femminicidio e alla violenza contro le donne si combatte prima di tutto sul terreno del cambiamento socio culturale e non può certo bastare il diritto penale”. Lo dichiara la parlamentare Pd Antonella Forattini.