I gilet gialli di Potere al popolo contro le aperture selvagge

La protesta davanti ai supermercati

MANTOVA Ieri mattina gli attivisti di Potere al Popolo hanno distribuito volantini davanti al Carrefour in piazza Cavallotti a Mantova e davanti all’Ipercoop “La Favorita” contro le aperture selvagge della grande distribuzione e contro le condizioni contrattuali al loro interno. I militanti indossavano gilet gialli, simbolo delle manifestazioni in Francia di queste settimane.
“La liberalizzazione totale degli orari di apertura dei negozi – che non ha pari in Europa – non è servita, come vogliono farci credere, a rilanciare i consumi, fermi al palo da anni” –  referente provinciale del movimento – “ma solo alle grandi multinazionali della distribuzione che approfittano di leggi favorevoli per aumentare i loro guadagni e finire di distruggere il piccolo commercio. Non è servito nemmeno a rilanciare l’occupazione che, anzi, nel settore continua a calare. Si vuole creare una falsa contrapposizione tra lavoratori della grande distribuzione e i “consumatori”, che altro non sono che altri lavoratori: la soluzione è lavorare meno, lavorare in più persone, a parità di salario per avere più tempo libero. Invece si lavora sempre di più, sempre più precari e si viene pagati sempre meno. Dobbiamo lottare uniti.”
“Il Ministro del Lavoro Luigi di Maio aveva promesso di intervenire presto su questo tema, dato che i 5 Stelle anche con questa promessa hanno guadagnato voti” – ha puntualizzato Rossi – “da allora, nulla è stato fatto e nulla è in cantiere.
Potere al Popolo! è da sempre solidale con chi è costretto a lavorare nei festivi: già l’anno scorso, il 26 dicembre, inaugurammo la campagna elettorale con un’azione condivisa in molte città.
Quest’anno replichiamo all’Epifania: volantinaggi, presidi e azioni si sono svolte in oltre 30 città in tutta Italia davanti a supermercati e centri commerciali per dare solidarietà a lavoratrici e lavoratori, sensibilizzare le persone sul tema e chiedere formalmente al Ministro di dare risposte in tempi rapidi, cancellando la liberalizzazione degli orari, così come aveva promesso in campagna elettorale.”