MANTOVA Dopo la stesura congiunta del protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro di sabato e seguente decreto del consiglio dei ministri sugli ammortizzatori sociali (in uscita in queste ore) “finalmente avremo degli strumenti condivisi per la difficilissima gestione dei problemi sui nostri luoghi di lavoro di queste giornate” recita un comunicato di Filctem Cgil Mantva. “Un importantissimo strumento, un grande passo avanti che parte da una premessa condivisa: la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori vengono prima di qualsiasi profitto. Abbiamo già inviato, unitamente alla Femca e alla Uiltec di Mantova, una lettera alle associazioni industriali e artigiane mantovane chiedendo: -per le aziende non pronte ad applicare integralmente il protocollo: la chiusura, aderendo alla cassa integrazione prevista dal nuovo decreto; -un incontro da svolgersi domani (oggi ndr ) steso con gli Rls delle fabbriche (e dove non ci sono rappresentanze sindacali organizzate, con i sindacati provinciali) per costituire in ogni fabbrica, come previsto dal punto 13 del protocollo, il Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole dello stesso; -valutare la possibilità di accordi sindacali per gestire i periodi di chiusura o rallentamento produttivo soprattutto a tutela del salario dei lavoratori; -la creazione di un coordinamento provinciale per l’applicazione del protocollo, coinvolgendo le rappresentanze sindacali, il mondo dell’impresa, le Istituzioni preposte alla tutela della salute nel mondo del lavoro e la Prefettura. Da domani si apre una nuova fase del contrasto dell’epidemia nei luoghi di lavoro: a sostegno della nostra azione, fabbrica per fabbrica, abbiamo convocato un sciopero di 7 giorni, che partirà con la giornata di domani per finire, salvo nuove mobilitazioni, domenica 22 marzo. Da parte nostra non c’è nessuna volontà di creare astensioni prolungate tanto meno danneggiare la produttività: il solo nostro scopo è di mettere ogni lavoratore dei nostri settori, se non ancora messo nella condizione di poter essere sicuro sul posto di lavoro dal proprio datore di lavoro, nella condizione di poter tutelare la propria salute. Scioperando. Un gesto unitario di grande responsabilità che ancora una volta mira a fermare il tremendo contagio lombardo che vedrà proprio questa settimana la probabile settimana di picco e cercare di dare tutti gli strumenti in nostro possesso ad ogni lavoratore preservare il proprio diritto alla salute e alla sicurezza”.