MANTOVA Concluso l’iter di ascolto e confronto con il territorio sul progetto per l’idrovia turistica sostenibile Garda – Mantova – Adriatico, la Provincia di Mantova scrive a Regione Lombardia affinchè ora la stessa valuti il tutto sulla scorta dei contributi raccolti, delle criticità emerse e delle soluzioni proposte. Il presidente dell’ente Beniamino Morselli ha inviato ieri una lettera al Governatore Attiliio Fontana e agli assessori regionali Cattaneo, Foroni, Terzi, Rolfi e Sertori. La stessa missiva è stata spedita al Segretario generale dell’Autorità di Bbacino Berselli.
“La parola adesso deve passare a Milano – precisa il vice presidente della Provincia Paolo Galeotti che ha seguito in questi mesi i diversi incontri con le realtà interessate dal progetto -. Non dimentichiamo che la Regione ha inserito nel suo Piano Territoriale regionale proprio questo progetto sul fiume Mincio. L’approfondimento che abbiamo promosso era unicamente teso ad ottenere un universale consenso sull’idea progettuale e in particolare del tracciato esecutivo. L’iter progettuale, infatti, prevede che le definitive scelte siano sostenute dalle valutazioni degli impatti attraverso l’adozione diffusa della progettazione partecipata. Alcuni aspetti che riguardano l’interferenza dell’idrovia con i territori hanno evidenziato la possibilità di contenere nei 12 Km di idrovia fra la diga di Ponti e Pozzolo, una soluzione alternativa alla frequentazione del canale Virgilio che é prevalentemente appiattito sugli usi irrigui, soggetto a variazioni stagionali di portata dovuti all’uso della risorsa intermittente”.
“Infatti – si legge nella lettera inviata – In alternativa, il fiume Mincio, nello stesso tratto, non presenta queste problematiche, offrendo una ottimale condizione di navigabilità. L’opzione fiume Mincio navigabile, dalla diga di Ponti sul Mincio fino a Pozzolo, rappresenta una formidabile occasione di rinaturalizzazione per un breve tratto di corso cosiddetto “sistemato”, già fortemente compromesso nella sua originaria naturalità con i lavori di allargamento degli anni 70. Tale ricalibratura del Mincio è stata accolta favorevolmente da AIPo che nelle riunioni interlocutorie sul tema, presenti alcuni Comuni interessati e i consorzi di bonifica, ha espresso piena fiducia nel progetto di rinaturalizzazione del Mincio”.
Il vice presidente Galeotti tra gli elementi di riscontro utili a risolvere le criticità ricorda anche l’individuazione di un hub intermodale: “il corridoio idroviario Garda/Mantova fa tappa a Valeggio sul Mincio che in sponda sx di fiume Mincio vede sulla sponda opposta località Scarpina di Ponti sul Mincio. Entrambi i Comuni di Ponti e di Valeggio descrivono i confini regionali fra Veneto e Lombardia. La convergenza dell’idrovia su tale vertice territoriale in Comune di Valeggio sul Mincio consente di individuare un hub intermodale nave/bici in cui si incrociano la ciclopista del sole Eurovelo 7, che qui arriva subito dopo aver attraversato Peschiera D/Garda con una seconda ciclovia che connette alla città scaligera di Verona”.
L’hub intermodale permette di risolvere l’accesso al Garda superando le criticità emerse nell’incontro con il Comune di Peschiera non favorevole alla modifica del ponte.
Per questo motivo in un primo step si potrebbe risolvere il collegamento con un l’hub intermodale avvalendosi delle ciclovie che collegano Valeggio con la città di Peschiera.