Il Festival? Come se fosse un altro Natale. L’esultanza delle librerie

MANTOVA Come se fosse un secondo Natale considerando l’indotto generato dal Festivaletteratura edizione 2019. Il rovescio della medaglia non è nemmeno tanto pesante, anzi la voglia di soddisfare le esigenze della clientela ha portato le librerie del centro a modificare gli orari di apertura anticipando di mezz’ora sia l’apertura che la chiusura e potenziando anche la schiera dei commessi per arginare l’orda dei clienti. «Ho seguito negli acquisti molti clienti tedeschi e francesi – ha notato Silvia Nieddu, commessa della Mondadori – super interessati ai volumi del Touring e della tavola mantovana». L’augurio è quello di avere altri 100 anni di Festivaletteratura viene espresso dal responsabile della Feltrinelli di via Roma, Elia Torresani,. Il librario, con esperienza decennale ha sottolineato che durante il Festival si vendono non solo i libri degli autori presenti agli eventi ma le librerie riescono a fidelizzare nuovi clienti. Agli autori presenti alla manifestazione virgiliana viene riservato uno spazio nelle vetrine di tutte le librerie di catena del Nord Italia. L’aumento di vendita dei libri dimostra quanto questo Festival sia amato anche dal lettore fuori porta: cliente ormai definito “multi canale” dagli addetti ai lavori, poichè non si focalizza solo ed unicamente sul prodotto editoriale ma abbraccia anche le diverse offerte presenti nello store. La fascia teen, ancorata all’era digitale, non cerca la saggistica degli adulti ma punta a letture ad essa dedicate. Linea comune sbirciando tra gli scaffali è quella di combattere la vendita online privilegiando offerte e rendendo accattivanti le proprie vetrine e le proprie risorse. Se è vero che l’ultimo centesimo si deve conteggiare a festival concluso, tra costi dei negozi e guadagni, secondo Edoardi Agosti, direttore del Libraccio, “il cartaceo è ancora trainante rispetto all’ebook e ci si affida volentieri al proprio libraio di fiducia”, soprattutto se sorridente.