Il flop dell’elettrico nella città: più colonnine che automobili

MANTOVA  Il tempo stringe, l’Europa spinge, ma a Mantova a quanto pare si finge – tanto per rispettare la rima – che nulla sia stato detto per indurre i cittadini a votarsi all’elettrico. Secondo il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che ha pubblicato in questi giorni i dati generali sul proprio portale, nell’arco del 2022 in città sono state immatricolate solamente 12 automobili elettriche, mentre nell’anno in corso, dall’1 gennaio a oggi, le registrazioni sono state 18.
Cifre ancora ben lontane da quelle a motore diesel o benzina. Sempre lo scorso anno le vetture diesel erano state 128, e quelle a benzina 267 – grazie forse al fatto che per alcuni mesi il costo del gasolio da autotrazione al litro aveva addirittura superato quello alla pompa di benzina. Per i veicoli combinati benzina/Gpl invece la statistica ministeriale si ferma a quota 68.
Se i dati sono deludenti per le auto “green” ottemperanti le direttive Ue, meno peggio è andata per il settore dell’ibrido, ossia per quei veicoli che possono utilizzare sia la combustione da carburanti fossili sia l’elettrico. Le ibride/benzina vendute sono state 288 (prime in assoluto), e quelle ibride/gasolio 63. Peraltro, risulta che i mantovani cambino l’auto più spesso della media nazionale, ogni 9,15 anni, contro i 9,52 dell’Italia (9,21 nella Lombardia).
C’è insomma di che pensare, se si considera che, a fronte di 12 vetture elettriche, alla data del 31 dicembre ’22 le colonne di ricarica in città erano 19.