Il sindaco Palazzi escluso dalla segreteria di Elly Schlein

MANTOVA  Sembrava fatta. Al risultato sorprendente delle primarie del Pd vinte da Elly Schlein era corsa la voce che pronosticava la presenza del sindaco di Mantova Mattia Palazzi nella nuova segreteria che si sarebbe andata a costituire. L’orientamento generale era infatti quello che attribuiva alle espressioni base del territorio una postazione di grande visibilità e il riconoscimento degli enti territoriali nelle attenzioni del partito dem che tanta voglia vorrebbe dimostrare di rinnovamento. L’attesa è andata delusa. La neo-segretaria nei giorni scorsi ha infatti resi noti i nomi di coloro che l’affiancheranno nella gestione del partito, ma il nome di Palazzi non vi figura. «Una squadra solida e preparata, di alta qualità specie se confrontata con quella al governo. Sarà un problema per Meloni», ha dichiarato la segretaria presentando i componenti della segreteria indicati dopo «un faticoso confronto interno», aggiungendo: «Siamo andati un po’ lunghi, ma ora faremo un grande lavoro».
In quel “grande lavoro” per organizzare la nuova nomenclatura, molti sono rimasti esclusi.
Tra i nomi fatti da Schlein, Alessandro Alfieri alle riforme, Giuseppe Provenzano agli esteri, Marta Bonafoni coordinatrice della segreteria, Marco Furfaro responsabile delle iniziative politiche, Maria Cecilia Guerra al lavoro, Pierfrancesco Majorino alle politiche migratorie e alla casa, Igor Taruffi all’organizzazione. Il capo della segretaria è Giovanni Gaspare Righi, e il responsabile della comunicazione Flavio Alivernini.