“Il virus ci sta mettendo in ginocchio”

MANTOVA “Italiani, non dovete avere paura”. È il messaggio che lancia la comunità di cinesi residenti a Mantova e provincia in questi giorni di allerta per l’epidemia del coronavirus.
“La gente ha timore e a farne le spese sono soprattutto i ristoranti cinesi e giapponesi”, spiega Alex Chen, consigliere dell’associazione dei cinesi del mantovano, “il calo di presenze nei locali si attesta intorno al 30%”. Un allarme ingiustificato perché la prima ad avere a cuore la salute di tutti è proprio la comunità cinese.
“Il consolato ci ha inviato una lettera nella quale ci invita a segnalare qualunque tipo di caso sospetto e a contattare immediatamente il numero di pubblica utilità 1500. I primi a stare attenti siamo proprio noi. È il nostro modo di tutelare l’Italia che per noi rappresenta una seconda casa”.
Le rassicurazioni arrivano anche per i prodotti. “Le materie prime e gli alimenti cucinati e consumati nei ristoranti cinesi sono sottoposti a rigidi controlli e gli approvvigionamenti non avvengono in Cina”, ha dichiarato Xufeng Lin, proprietario di un ristorante e presidente dell’associazione nel corso di un incontro con il presidente della provincia Beniamino Morselli. La comunità di cinesi nel mantovano ammonta a circa novemila persone. Lo stesso Chen, proprietario di un bar a Quistello, è in Italia da circa undici anni.
“I clienti, quando entrano nel locale, ci chiedono se abbiamo novità dalla Cina”, spiega Chen, “le notizie che ci arrivano dai nostri parenti rimasti lì sono rassicuranti, lo Stato sta lavorando molto bene per arginare l’epidemia a cominciare dalla costruzione del nuovo ospedale. Sono state prese misure di sicurezza capillari per evitare il diffondersi del virus. Chiaramente, data l’estensione del nostro stato, la situazione varia da zona a zona ma ci sentiamo di dire che la situazione sta lentamente volgendo al meglio”.

Tiziana Pikler