La Tea piange la scomparsa del suo inventore

MANTOVA – Non solo un presidente, e non solo un manager, ma in un certo senso l’inventore della Tea: così i più ricordano Arnaldo Veronesi, deceduto ieri in seguito a una lunga e sofferta malattia. Fu lui a traghettare nel 1998 la vecchia municipalizzata Asm nella nuova formula Spa spinta dall’allora sindaco Gianfranco Burchiellaro, non senza sollevare pesanti opposizioni fra coloro che volevano mantenere lo status delle partecipate sotto l’egida del solo Comune. Ma Veronesi, affiancato dall’ex dirigente Millo Dall’Aglio e dall’assessore all’ambiente Stefano Montanari fecero squadra per dare un nuovo volto e una nuova forma di servizio alla struttura di vicolo Stretto.
Proveniente dalle fila della Dc, e quindi della Margherita, non ebbe mai parte attiva nella vta politica locale. Anzi, proveniendo da una società veronese con prerogative tecniche e manageriali, ruppe lo schema consolidato delle reggenze politiche nelle partecipate e diede corso a quella che sarebbe diventata dapprima una multiutility, e quindi un patrimonio esteso all’intera mantovanità. Sotto la sua guida Tea divenne un gruppo che emanò le consorelle Mantova Ambiente, Tea Sei, BluGas, Tea Acque e anche il primo ramo informatico di TeaNet. Una costellazione di servizi che operò dall’ecologia al gas, dall’acqua all’energia. Sotto la sua presidenza venne completata la rete fognaria cittadina; Tea entrò socia con Eni nel turbogas ed estese la propria azione assorbendo in società molti comuni virgiliani.
«Grazie a lui – ricorda commosso l’ex sindaco Burchiellaro – venne persino salvata la Belleli grazie all’acquisizione della palazzina che fruttò l’acquisizione dei texani dell’azienda e il suo salvataggio. Se Tea è cresciuta e ha fatto investimenti che le hanno consentito di reggere al confronto di grandi colossi, lo si deve alle scelte fatte allora. Con lui Mantova perde davvero una personalità molto importante».
A partire dal 2006 il suo ritiro silenzioso e garbato dalla scena pubblica. La scomparsa della moglie Raffaella Raggiusti due anni fa lo ha segnato accelerandone il declino. Ieri la fine purtroppo annunciata, cui nessuno si voleva rassegnare.