Lombardia in zona rossa per errore: Confcommercio, “In sette giorni bruciati 600 miliardi di euro”

MANTOVA –  “Chi ha sbagliato, adesso deve pagare” è il commento tranchant del Presidente di Confcommercio Mantova Ercole Montanari alla erronea classificazione cromatica della Lombardia, che per 7 giorni è stata costretta in fascia rossa . “Un errore imperdonabile e catastrofico che ha imposto la chiusura forzata a migliaia di attività commerciali lombarde e mantovane, nel pieno della stagione dei saldi” prosegue Montanari. “Secondo le nostre stime, una settimana in fascia rossa è costata al terziario lombardo 600 milioni di euro – gli fa eco Nicola Dal Dosso, direttore dell’associazione – Si accertino le responsabilità e si prevedano adeguati indennizzi: le imprese adesso vanno risarcite perché hanno subito, inutilmente, un danno gravissimo in una situazione già drammatica”. Confcommercio lo aveva già anticipato sabato scorso: la classificazione in zona rossa della Lombardia sarebbe stato un provvedimento distruttivo che avrebbe impattato pesantemente su tante attività commerciali, già piegate dal lockdown di novembre e dalle chiusure di dicembre. La stretta ha spento le speranze per tanti esercizi commerciali, soprattutto  quelli dell’intera filiera moda (si tratta di 34mila imprese lombarde) che si aspettavano una timida boccata di ossigeno dai saldi invernali. “Dobbiamo renderci conto che a rischio c’è la tenuta di un sistema economico già al limite perché il tessuto commerciale delle nostre città è già fortemente compromesso da mesi di restrizioni della mobilità e di vero caos normativo, con il consumatore costretto a destreggiarsi tra regole e divieti che cambiano di giorno in giorno” aveva dichiarato l’associazione.