Novità e conferme per l’Università della Terza Età di Mantova. Il bilancio 2018 e le prossime iniziative

MANTOVA Si è tenuta ieri pomeriggio l’assemblea con i vertici dell’Università della Terza Età per fare il punto della situazione su quanto svolto durante il 2018 e progettare le prossime iniziative. «In questo anno abbiamo organizzato 72 corsi tenuti da un corpo docente di 50 insegnanti di varie materie. – ha spiegato il presidente Antonio Badolato – In più sono stati proposti 52 eventi culturali al venerdì come convegni, presentazioni, visite ai musei e altro ancora. Abbiamo aperto un canale di collaborazione con istituzioni, enti ed associazioni varie che operano nel settore dell’anziano. Questo impegno profuso dall’Università della Terza Età intende alleviare il dramma della solitudine, creando occasioni d’incontro e socializzazione per far sì che nel singolo si conservi l’autostima e si eviti la depressione». Un’università, quella della Terza Età di Mantova, che vanta un numero molto alto di corsisti. «Dei 700 soci, più di 300 sono scolarizzati in scuola media superiore, mentre quasi 200 sono laureati. – ha spiegato Badolato – mentre tra i progetti futuri tenderemo ad ampliare i corsi nell’ambito di materie scientifiche ed anche di quelle che possono coinvolgere un numero maggiore di utenti maschili. Tra i vari appuntamenti posti in calendario nel 2019, ci tengo particolarmente a sottolineare la realizzazione di un convegno sul tema collegato all’ictus e sua relativa cura e prevenzione che si colloca nell’ambito del progetto “il benessere fisico dell’anziano”. In quell’occasione sarà prevista una parte formativa ed informativa con esperti, successivamente è previsto uno screening gratuito per i soci. Inoltre stiamo organizzando un pomeriggio dedicato alla figura di Vivaldi in occasione del 300esimo anniversario della sua presenza a Mantova»  (m.b.)