MANTOVA L’offerta è formalizzata. Cifre e partner rimangono top secret, per il momento, ma per la Mantua Surgelati è diventata nero su bianco la controfferta di Federica Freddi al restante 50% del capitale azionario, rappresentato dalla nipote Federica e dal fratello Franco (quest’ultimo senza partecipazione, ma a tutt’oggi investito del ruolo presidenziale del gruppo fondato dal padre Romano Freddi, scomparso nel2017).
«Ho già firmato l’accordo con un partner industriale – commenta Federica Freddi –, e una banca ci ha dato una “comfort letter” che vale a garanzia della capienza del partner». Con queste credenziali la stessa ha già trasmesso ai soci della Mantua il proprio proposito di prendere la maggioranza aziendale; una operazione che nei tavoli prefettizi e in Provincia aveva dato esito negativo nelle settimane scorse. Francesca Freddi, d’intesa col padre Franco, aveva infatti ritenuto inaccettabile la proposta avanzata dalla figlia del titolare di acquisire il ramo d’azienda di Castelbelforte. Rimanevano sul tavolo dei possibili acquirenti la Italpizza (strada perseguita dal presidente Franco e da sua figlia Francesca), la Morato (colosso vicentino della panificazione) e la Cameo, ritiratasi nondimeno in seguito alla diffida della stessa Federica Freddi al presentare proposte d’acquisto. Adesso spunta un quarto pretendente, in partnership con la figlia ed erede.
«Il nostro problema – commenta Federica Freddi – è mettere in sicurezza il lavoro della Mantua Surgelati, che adesso sta tralignando da un percorso imprenditoriale. Le intese assunte con Italpizza nel 2020 sono andate oltre le prime intenzioni. Per questo ho assunto in proprio il carico di un progetto di rilancio aziendale in chiave moderna, che comporti un comparto commerciale nuovo e un nuovo piano di ricerca e di sviluppo. L’offerta è già stata inoltrata in queste ore a mio fratello e a mia nipote, come pure alle rappresentanze sindacali».