Ostacola le visite del padre a suo figlio: madre dovrà risarcire il bimbo

MANTOVA – Il tribunale di Mantova, con provvedimento del 25 maggio scorso ha condannato un genitore, già ammonito per avere ostacolato le visite del figlio con il padre, a risarcire direttamente il minore per il danno arrecatogli. Una giustizia che, per il tribunale di Mantova, vede sempre più spesso attenzione per i più piccini e considerando le precedenti decisioni, divenendo quasi “bambinocentrica”. Il caso di specie porta alla ribalta una pronuncia a favore del minore affinchè abbia un risarcimento diretto. Come chiarisce l’avvocato Camilla Signorini, «la madre del bambino, già ammonita più volte dal giudice perché ostacolava le visite padre-figlio, è stata condannata, persistendo la condotta contraria alla bigenitorialità, a risarcire direttamente il minore del danno provocatogli con il suo comportamento antigenitoriale». Più da vicino, afferma l’avvocato «il giudice ha riconosciuto il minore non soltanto vittima delle condotte materne, ma anche titolare del diritto di ottenere direttamente dalla madre un risarcimento in denaro». Dunque «Il magistrato ha elevato a ruolo di parte processuale il bambino coinvolto nella vicenda, proteggendolo e riconoscendolo portatore di diritti superiori, con completa ed evolutiva applicazione della convenzione internazionale dei diritti del fanciullo». Ad essere rilevante, chiarisce l’avvocato Signorini, è il fatto che «nello stesso provvedimento il giudice ha disposto che le parti non depositino più in atti foto né immagini del minore coinvolto, a tutela della sua privacy. La sezione famiglia del Tribunale di Mantova – aggiunge il legale – prosegue ed anzi amplia la tutela della riservatezza del minore, sino a richiedere di non utilizzare, persino in giudizio, foto o video che lo ritraggono qualora gli sia pregiudizievole. Il provvedimento ancora una volta mette il fanciullo al centro, al di sopra delle parti e delle richieste o aspettative dei genitori». Nel provvedimento, in particolare si legge «ritenuto che entrambi i genitori debbano essere ammoniti affinché cessino ogni condotta pregiudizievole per il minore nonché affinché non utilizzino più fotografie o video ritraenti il minore o terze persone».