Palazzi a Bucci: “Polemiche inutili e fini a se stesse”

MANTOVA Le considerazioni espresse dal prorettore Federico Bucci apparse sull’edizione di ieri hanno fatto discutere ed è pronta la replica del sindaco Mattia Palazzi.

UniverMantova: un sogno nel cassetto? Oltre il Comune, nessuno investe delle realtà locali. Anzi, si sono sfilate.
“Mi stupisce che in questa discussione agostana non si ricordi che quando sono stato eletto sindaco il primo mandato, a Mantova, c’erano tre corsi di laurea e la Fum era nota per i litigi interni al centro destra e per aver perso ingegneria ambientale con Pavia. Ora sono sette e tra due anni saranno 9. Il tutto con meno risorse perché nel frattempo Camera di Commercio ha dovuto ridurre il suo contributo, non per scelta del presidente Zanetti che semmai va ringraziato per tenere con le unghie e con i denti il finanziamento all’università.  Due anni fa abbiamo inaugurato lo studentato di UniverMantova e un anno fa sul finire del Governo Draghi ci siamo conquistati 3,5 milioni per l’aumento dell’offerta formativa, coinvolgendo tutti gli atenei presenti a Mantova, Politecnico compreso.  Questa è la realtà, non un sogno. Solo chi è in malafede non la riconosce, ed è una realtà che si è costruita in primis grazie al Comune di Mantova e al presidente Gianolio.  Rispetto al tema posto, sulla contribuzione per l’università la grande assente, non da adesso, ma da anni, è la Provincia, che mette 0 euro. Dopodiché visto che l’università a Mantova da 7 anni sta crescendo io sono convinto che sia possibile aumentare le partnership con imprese e anche le progettualità con le fondazioni bancarie. Ma per farlo serve lavoro e impegno, non polemiche autoreferenziali fini a se stesse”.

La convenzione con il  Politecnico scade nel 2029: cosa intendete fare? Gli darete una casa? 
“Il Politecnico a Mantova è un valore per noi. E non cambio certo idea su questo a seconda delle interviste del pro rettore Bucci. La posizione del sindaco della città è chiara: io sono per discutere col Politecnico, in vista del 2029, per un rafforzamento dello stesso nella nostra città, in termini di corsi e progettualità e ne discuteremo in sede di Cda Fum quando sarà il momento, con il presidente Gianolio e tutti i soci.  Rispetto alla richiesta del Pro rettore di avere gratis la proprietà dell’immobile, come ho già più volte detto anche a lui, non è mai arrivata tale richiesta dal Politecnico di Milano e non mi risulta sia un loro obiettivo. Se mai arriverà sarà valutata dal Cda di UniverMantova, nel confronto che sono certo sarà positivo sul rinnovo della convenzione post 2029”.

“Avete l’università, Utilizzatela” dice il Prorettore: avete intenzione di includere il Politecnico in tutte le scelte di progettazione architettonica della città?

“Il Politecnico sta lavorando molto con la mia amministrazione, ad esempio sul Pgt e su altre partite e studi di fattibilità, così come sul bando per lo studentato in Mantova hub. E ciò perché ci sono competenze importanti e utili alla città e siamo i primi a volerle valorizzare nella pianificazione del Comune, ma questo non significa e non può significare che ogni progettazione debba farla il Politecnico”.

E perché non lo avete fatto con il Parco del Te? O Piazza Alberti? 

“Semplicemente perché abbiamo scelto architetti diversi, nel primo caso tra i migliori progettisti italiani di parchi, lo studio AG&P di Milano e nel secondo lo studio Archiplan di Mantova, che hanno fatto un lavoro eccezionale.  Faccio notare che in entrambi i casi questi progetti hanno avuto riconoscimenti nazionali e internazionali proprio da urbanisti e architetti, nonché hanno visto la partecipazione attiva, oltre al parere positivo, della sovrintendenza. A dimostrazione che ciascuno ha le sue opinioni e quelle del Pro Rettore non sono evidentemente le stesse di altri illustri organismi e storici dell’architettura e del Paesaggio, almeno che lo stesso non pensi che siano tutti ignoranti.  Sa invece cosa è strano e non credo ci stia nel ruolo istituzionale del pro rettore? Offendere il lavoro degli architetti che hanno realizzato questi progetti. Io prendo atto e rispetto le opinioni personali di Bucci, non le condivido, ma le rispetto e ha tutto il diritto di esprimerle. Sono certo, perché la controprova c’è già stata, che i mantovani non condividono le sue opinioni su piazza Alberti e vedrà che sarà uguale anche per il Parco del Te, ma non capisco davvero perché debba ridicolizzare il lavoro altrui. Così passa un brutto messaggio, come se fosse sempre sbagliato ciò che fanno altri professionisti e credo sia un errore far passare questo messaggio, perché rischia di mettere l’ateneo contro i professionisti e questo non serve a nessuno. Così come mi sarei aspettato in questi anni una sua autocritica sul progetto della Domus di piazza Sordello, che definirei, per usare un eufemismo, poco coerente dal punto di vista paesaggistico e storico con la piazza. La differenza è che io non ho mai ridicolizzato quel lavoro, pur dicendo che se fossi stato sindaco io quando l’hanno progettato e avviato, non avrei dato l’ok su quel progetto.  La città sta facendo una marea di opere importanti e di pregio, ogni consiglio e partnership del politecnico è per noi motivo di attenzione e confronto positivo. Diversamente le interviste polemiche non lasciano nulla, se non forse il piacere personale che qualcuno ha nel leggerle”.