Prima la rissa e poi l’incendio dell’auto, in due a processo

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MANTOVA – Completamente ubriachi si erano messi a discutere per futili motivi con alcuni avventori intenti a giocare a biliardo. Ma dopo qualche scaramuccia verbale ben presto, il confronto tra un paio di cittadini marocchini e un gruppetto di rumeni era sfociato in una violenta rissa culminata poi con un atto incendiario perpetrato ai danni dell’auto di uno dei rumeni. Con l’accusa di incendio erano così finiti a processo I.T. e I.N., trentenni entrambi già conosciuti alle forze dell’ordine. I fatti a loro ascritti risalivano alla notte tra il 5 e il 6 luglio 2017. In tale occasione infatti, i due magrebini si erano presentati già alticci all’interno del bar-tabacchi “Jimmy” di via XXIX luglio a Sermide. Dopo aver preso quindi a stuzzicare alcuni clienti avevano dato in escandescenza iniziando altresì a lanciare all’indirizzo degli altri i tavoli e le sedie presenti nel plateatico esterno. A quel punto dopo essere arrivati alle mani i due nordafricani per vendicarsi avevano aperto lo sportello anteriore dell’auto di proprietà di uno dei rivali parcheggiata davanti al bar e buttando all’interno dell’abitacolo un cerino acceso provocando così un incendio. I due erano infine stati incastrati dalle telecamere. Ieri davanti al giudice Arianna Busato è comparso in qualità di testimone dell’accusa lo steso titolare del bar, il quale oltre a ricostruire l’accaduto è stato pure sottoposto a riconoscimento fotografico dei due soggetti imputati. Prossima udienza il 10 maggio 2022.