Profughi, Mantova sfiora quota 1500

MANTOVA – Sono saliti a 1472 i profughi provenienti dall’Ucraina che hanno trovato accoglienza nella nostra provincia (dato aggiornato all’altro ieri, lunedì 4 aprile). Un aumento contenuto rispetto alla settimana precedente, che lascia intendere che si stia esaurendo quella che è stata la prima ondata. Nel periodo tra l’8 e il 28 marzo ne sono arrivati 1330 nella nostra provincia. Di questi 1472 ben 1030 sono di sesso femminile, età media tra i 30 e i 35 anni, mentre più dell’80% dei profughi maschi ha un’età inferiore ai 20 anni. L’84,9% è ospite di parenti o connazionali già residenti nel mantovano, mentre i rimanenti sono ospiti di strutture messe a disposizione da enti e associazioni del terzo settore o dalla prefettura di Mantova. Nell’ambito dell’emergenza sanitaria coniugata con l’accoglienza, Ats Val Padana ha organizzato degli hotspot in collaborazione con le Asst presenti sul territorio, nei quali dall’inizio del conflitto in Ucraina sono stati accolti e visitati secondo il protocollo di prima accoglienza 1760 profughi, di cui 590 nella provincia di Cremona e 1170 nella provincia di Mantova; l’affluenza agli ambulatori è stata più consistente nelle prime tre settimane, con oltre 400-500 visite a settimana, con una progressiva attenuazione nell’ultimo periodo, a conferma della diminuzione del flusso. Per questo motivo Ats Val Padana ha ritenuto più funzionale dall’accesso agli hotspot su appuntamento a quello senza prenotazione. Per l’hotspot di Mantova, in via dei Toscani 1, l’accesso è dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16 e il sabato dalle 8 alle 14. Il personale degli hotspot è assistito da mediatori linguistici, traduttori e volontari, e vi viene garantita l’iscrizione al sistema sanitario regionale, esecuzione di tampone di screening per Covid (obbligatorio entro 48 ore dall’ingresso), fornitura di mascherine Ffp2 per 5 giorni, anamnesi e offerta vaccinale anti-Covid o per altre malattie trasmissibili. Inoltre i medici Usca effettuano una valutazione sulle condizioni generali per l’eventuale invio ad un secondo livello con visite specialistiche.