Svolta per la “Dugoni”: arrivano gli spagnoli e si riapre il 10 giugno

MANTOVA – L’estate dei mantovani è salva: la piscina “Dugoni” riaprirà gli impianti, a prescindere dall’esito della richiesta concordataria pendente presso il tribunale di Verona da parte della Sport Management Spa, la società di gestione dell’impianto virgiliano. Una azione “carsica” del sindaco  Mattia Palazzi condotta con il gestore veronese e con il colosso spagnolo Forus, ha fatto sì che la piscina cittadina, assieme ad altri impianti in carico alla Sport Management, finisse in affitto come ramo d’azienda agli spagnoli di Forus, che proprio la settimana scorsa hanno registrato una società assieme al gruppo veronese, la Prime, il cui capitale sarebbe detenuto al 100% dal gruppo spagnolo, al quale risulterebbero essere in fase di trasferimento tutte le maestranze di SM.
A questo punto, secondo quanto afferma lo stesso sindaco, l’apertura dell’impianto natatorio ci sarà, e molto probabilmente – come comunicatogli dagli stessi nuovi gestori –, il tutto dovrebbe avvenire il 10 giugno.
Una partita delicata, questa, dal momento che il Comune risulta creditore verso SM di 800mila euro per lavori che la società si era impegnata a realizzare nella piscina; e questo, già a far data dal 2014, quando la precedente amministrazione aveva rinnovato in anticipo di 6 anni il rinnovo della convenzione, e sino al 2030, a condizione che venissero effettuati tali interventi. Dal canto suo Palazzi ha avallato questo ingresso del gruppo spagnolo (che fra Spagna e Portogallo gestisce 34 impianti, con 250 mila tesserati e oltre 2.500 dipendenti), chiedendo nell’intesa una polizza fidejussoria per l’importo di cui SM è debitore verso l’amministrazione di via Roma.
Alcune indiscrezioni parlano di una bocciatura del piano concordatario in continuità da parte del tribunale scaligero verso la società gestrice dell’impianto virgiliano, che venerdì infatti ha esaminato le documentazioni prodotte; ma da altre province arrivano segnali differenti, che parrebbero alludere ad accordi tra SM e i rispettivi comuni per la dilazione dei pagamenti da parte della Sporta Management in capo a 3 anni.
Comunque vadano le cose a Verona, resta in ogni caso certo l’ingresso sulla scena di Forus, e non solo a Mantova, ma fra gli altri comuni, anche a Crema, Brescia e Varese. Certo altresì l’impegno di Forus a garanzia degli 800mila euro di lavori mai eseguiti da SM.